Bari, arrestati nonna e nipote: in casa droga e oggetti illegali
Un laboratorio per la droga scoperto in un appartamento occupato a Japigia. Sequestrate sostanze, zanne d’avorio e un carapace di tartaruga.
Scoperto alloggio usato per lo spaccio a Japigia
Un’operazione condotta dai carabinieri il 18 giugno ha portato all’arresto di due persone a Bari, nel quartiere Japigia: si tratta di Francesco Crudele, 21 anni, e della nonna 58enne. I due si trovavano all’interno di un alloggio popolare occupato senza titolo in via Giustina Rocca, dove è stato individuato un laboratorio per la preparazione di sostanze stupefacenti. Dopo alcuni giorni, il giudice per le indagini preliminari Isabella Valenzi ha disposto la custodia cautelare in carcere per il giovane, su richiesta del pubblico ministero Claudio Pinto.
All’interno dell’abitazione in cui risiedevano nonna e nipote sono stati rinvenuti 60 grammi di marijuana e 170 grammi di hashish. Durante la perquisizione, i militari hanno recuperato anche le chiavi di un altro appartamento nello stesso stabile, apparentemente abbandonato in seguito al decesso della precedente assegnataria. All’interno dell’alloggio è stato scoperto altro materiale: 400 grammi di hashish, 300 grammi di marijuana e 313 grammi di cocaina pura, oltre a strumenti per il confezionamento delle dosi.
Le indagini e il profilo dell’indagato
Secondo quanto riportato nell’ordinanza del giudice, Crudele non sarebbe un soggetto marginale ma una figura strutturata nel traffico di sostanze stupefacenti. La definizione riportata nel provvedimento parla di un “libero professionista nel campo dello spaccio”, inserito in circuiti criminali. Tale interpretazione viene rafforzata da alcune circostanze ritenute rilevanti dagli inquirenti: il giovane, già ferito in due distinti episodi a colpi d’arma da fuoco, avrebbe acquistato di recente un giubbotto antiproiettile. Alla domanda dei carabinieri sul perché ne fosse in possesso, avrebbe risposto: “Che devo fare, mi devo proteggere. Mi hanno già sparato addosso”.
Il primo episodio risale al 22 settembre, durante una serata alla discoteca Bahia di Molfetta, dove Crudele fu colpito da un proiettile proveniente dalla stessa arma che causò la morte della 19enne Antonella Lopez. Il secondo avvenne nella notte di Capodanno, con un altro ferimento, in questo caso da arma di piccolo calibro. In entrambi i casi, le indagini si sono concentrate su possibili contrasti legati al controllo delle attività di spaccio.
Materiali illegali nascosti negli spazi condominiali
Durante le operazioni, i carabinieri hanno esteso la perquisizione agli spazi comuni dell’edificio, trovando oggetti insoliti nel vano sopra l’ascensore: due zanne di elefante e un carapace integro di tartaruga marina. Entrambi i reperti, potenzialmente destinati al mercato clandestino, non risultano riconducibili direttamente a residenti dell’immobile, ma sono stati sequestrati per accertamenti.