Il ritorno a sorpresa di Ferrara nello staff di Sinner dopo lo scandalo Clostebol: l’atleta punta sulla fiducia per difendere il primo posto nel ranking.
Il ritorno del preparatore dopo lo scossone Clostebol
Colpo di scena nella squadra di Jannik Sinner: il numero uno al mondo ha richiamato Umberto Ferrara come preparatore atletico, a meno di un anno dal clamoroso allontanamento seguito alla vicenda della doppia positività al Clostebol. Un episodio che aveva scosso il mondo del tennis e travolto due figure chiave del team del campione altoatesino: proprio Ferrara e il fisioterapista Giacomo Naldi, quest’ultimo non reintegrato.
Il caso risale al marzo 2024, quando un trattamento con lo spray cicatrizzante Trofodermin, contenente Clostebol, usato da Naldi senza guanti, provocò la contaminazione involontaria di Sinner, poi riconosciuta come tale dall’ITIA. La giustizia sportiva aveva assolto il tennista da ogni dolo, ma imposto comunque tre mesi di stop per negligenza del suo entourage.
Scelta strategica e umana in vista di Cincinnati e US Open
La decisione di reinserire Ferrara è stata ufficializzata mercoledì mattina da un comunicato diffuso dallo staff dell’atleta: “Jannik Sinner ha riportato Umberto Ferrara nel suo staff come preparatore atletico con effetto immediato. La decisione è stata presa in accordo con il team di gestione di Jannik, come parte della preparazione in corso per i prossimi tornei, tra cui il Cincinnati Open e lo US Open”.
Un passo importante in un momento chiave della stagione, che segna il ritorno a una certa stabilità dopo l’improvvisa separazione da Marco Panichi e Ulises Badio, avvenuta proprio alla vigilia di Wimbledon. Nonostante un team ridotto, Sinner aveva comunque conquistato il trofeo londinese, confermando la sua forza mentale.
Ora però, in vista dei prossimi impegni e dei punti da difendere nel ranking ATP, serve un gruppo solido e rodato.
Una fiducia ricucita, oltre le polemiche
Al di là dell’aspetto tecnico, la riassunzione di Ferrara racconta molto della filosofia di Sinner: circondarsi di persone affidabili, in grado di generare positività e creare un clima di reciproca fiducia. Elementi che l’azzurro pare non aver più ritrovato con Panichi, da cui si è separato in modo brusco e inatteso.
Ferrara, 55enne bolognese, ha avuto un breve intermezzo con Matteo Berrettini, ma il legame con Sinner non si era mai davvero interrotto. Il suo rientro rappresenta un tentativo di ritrovare la coesione umana e professionale necessaria per affrontare un finale di stagione impegnativo, con Carlos Alcaraz alle calcagna e la vetta del mondo da difendere.