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Covid, variante Stratus preoccupa e si diffonde con nuovi sintomi, Bassetti “Vaccini da aggiornare per l’autunno”

La nuova variante Stratus, classificata sotto monitoraggio dall’Oms, elude l’immunità e presenta sintomi diversi: si punta a vaccini aggiornati entro l’autunno.

Stratus, la variante XFG che avanza insieme a Nimbus

Si chiama Stratus il soprannome dato alla variante XFG, da poco inserita dall’Oms tra le sette varianti di Sars-CoV-2 sotto monitoraggio. Insieme a Nimbus, rappresenta uno dei ceppi virali protagonisti dell’estate 2025. L’Organizzazione mondiale della sanità ha rilevato una rapida crescita della sua diffusione a livello globale, pur precisando che, secondo i dati attuali, non sembrerebbe provocare forme più gravi della malattia.

La denominazione Stratus, assegnata informalmente da esperti e “cacciatori di varianti” attivi sui social, rientra in una scelta tematica legata ai fenomeni atmosferici, sulla scia della già nota variante Nimbus. XFG è un ricombinante dei lignaggi LF.7 e LP.8.1.2, rilevato per la prima volta il 27 gennaio 2025. Secondo quanto riportato nel documento dell’Oms, presenta mutazioni nella proteina Spike che migliorerebbero l’elusione degli anticorpi, distinguendola da altre varianti come JN.1 o la stessa Nimbus.

Bassetti: «Vaccini da aggiornare per l’autunno»

«Il Covid continua a produrre varianti, quindi è verosimile che sarà un’estate in cui circolerà parecchio, ma darà dei quadri anche poco impegnativi dal punto di vista clinico», ha dichiarato Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive presso il policlinico San Martino di Genova, in un’intervista all’Adnkronos Salute.

Il medico ha ribadito la necessità di aggiornare i vaccini: «Quello che va detto rispetto alle nuove varianti come l’ultimissima XFG o Stratus, soprattutto alle aziende di vaccini, è di aggiornarli per la campagna autunnale. Purtroppo queste ultime varianti sembrano sfuggire all’immunità naturale e quella vaccinale, e quest’ultima inizia ad essere datata soprattutto negli anziani».

Nuovi sintomi: la raucedine sostituisce la perdita di olfatto

I nuovi ceppi virali, secondo quanto riportato dai medici indiani, presentano sintomi diversi rispetto alle prime ondate. Un segnale distintivo osservato in molti pazienti è la voce roca. Secondo il ‘Times of India’, la raucedine sarebbe tra i sintomi più frequenti della nuova ondata, accompagnata da tosse secca, irritazione alla gola e mal di gola.

Una testimonianza analoga arriva dal Regno Unito, dove è in circolazione la variante Nimbus. Il medico di base Naveed Asif, del ‘The London General Practice’, ha descritto un mal di gola molto intenso tra i sintomi principali: una sensazione simile a una lama affilata nella parte posteriore della gola durante la deglutizione. Oltre a questi segnali, si segnalano febbre, stanchezza, dolori muscolari, congestione nasale e un’elevata variabilità da paziente a paziente.