Taranto, barca scomparsa nel golfo: ritrovato un cadavere, ma l’identità è da accertare

Scomparsi in mare dopo un’uscita in barca: ritrovato un cadavere nel golfo di Taranto, si cercano ancora tre uomini partiti da Santa Lucia.

Le ricerche in corso nel golfo di Taranto

È in corso un’intensa operazione di ricerca nel golfo di Taranto, dopo la scomparsa di quattro diportisti che sabato 29 giugno si erano allontanati in mare a bordo di un’imbarcazione semicabinata di circa sette metri, salpata dal molo Santa Lucia. L’ultimo contatto con i familiari risale alle ore 11. I telefoni dei dispersi risultano da allora irraggiungibili. L’allarme è stato lanciato intorno alle 17, quando i parenti, preoccupati per il mancato rientro, si sono rivolti alla Capitaneria di Porto.

I nomi dei tre dispersi al momento identificati sono Domenico Lanzolla, 60 anni, Claudio Donnaloia, 73 anni, e Antonio Dell’Amura, 61 anni, tutti residenti a Taranto. Il quarto uomo, fratello di uno dei tre, sarebbe salito a bordo la mattina stessa e risiederebbe a Milano. La figlia ne ha formalizzato la scomparsa nelle scorse ore.

Tra i motivi dell’apprensione c’è anche la condizione di salute di uno dei dispersi, affetto da diabete, che avrebbe dovuto rientrare in tempo per sottoporsi alla consueta iniezione di insulina.

Ritrovato un cadavere, ma l’identità è da accertare

Un primo riscontro è arrivato nel pomeriggio di domenica, quando un cadavere è stato rinvenuto in mare a circa 11 miglia da Capo San Vito e 14 miglia da Metaponto, in provincia di Matera. Il corpo, recuperato dalla Guardia Costiera, è in attesa di identificazione. Potrebbe trattarsi di uno dei quattro uomini scomparsi, ma al momento non ci sono conferme ufficiali.

Nel frattempo proseguono le ricerche in mare, coordinate dal comandante Rosario Meo. Due motovedette della Capitaneria di Porto, un’unità navale della Guardia di Finanza e un elicottero dell’Aeronautica Militare pattugliano l’area, spingendosi fino a 15 miglia dalla costa. I velivoli garantiscono un monitoraggio dall’alto continuo, senza che siano emersi, finora, nuovi elementi rilevanti.

Controlli estesi anche in Basilicata e Calabria

L’attività di ricerca è stata ampliata grazie all’intervento di un velivolo Atr della Capitaneria di Porto, decollato da Catania, che consente di estendere il raggio di pattugliamento fino a Policoro e Corigliano Calabro. Le operazioni, coordinate dalla Direzione Marittima di Bari, coprono un’area di 12 miglia per 8.

Secondo quanto ricostruito, i quattro diportisti erano soliti uscire in mare per pescare nei pressi dell’isola di San Pietro, ma questa volta potrebbero essersi allontanati oltre il solito perimetro. Nella giornata di domenica, caratterizzata da forte vento di tramontana, si sono registrate numerose richieste di soccorso, che hanno reso le operazioni particolarmente complesse.

La Guardia Costiera ha inviato un messaggio di allerta urgente a tutte le imbarcazioni e unità da pesca presenti in zona, invitando chiunque possa fornire indicazioni utili a mettersi in contatto con le autorità. Le ricerche proseguono senza sosta.

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