Vannacci: “Pride e bandiere arcobaleno fuori dal Parlamento, lì solo la bandiera italiana”

Il generale elogia la decisione del Bundestag di non esporre la bandiera arcobaleno durante il Pride: “Simboli di parte non rappresentano lo Stato”

Vannacci applaude Merz: “Parlamento non è un tendone da circo”

Il generale Roberto Vannacci ha commentato con favore la scelta del Bundestag di non esporre la bandiera arcobaleno durante le celebrazioni del Pride, lodando la posizione espressa dal cancelliere tedesco Friedrich Merz. Secondo Vannacci, si tratta di una presa di posizione “giustissima”, che restituisce dignità a un’istituzione che deve rimanere estranea ai simboli “di parte”.

“Il Parlamento non è un tendone da circo, ma un luogo sacro della democrazia e dell’identità nazionale”, ha dichiarato Vannacci, sottolineando come la presenza esclusiva dei simboli ufficiali dello Stato sia un segno di rispetto per tutti i cittadini, al di là delle convinzioni ideologiche.

“No a bandiere ideologiche: il futuro non si impone con l’arcobaleno”

Il generale ha difeso la linea adottata dalla presidente del Parlamento tedesco, definendola coerente con il principio di neutralità istituzionale. Secondo Vannacci, la bandiera nazionale rappresenta l’unità del popolo, mentre i simboli come quello arcobaleno sarebbero espressione di visioni minoritarie che non possono essere imposte a tutta la collettività.

“In Parlamento devono sventolare solo i simboli ufficiali dello Stato, non bandiere di parte o ideologiche che vorrebbero un modello di futuro che non ci appartiene e che non trova riscontro nella maggioranza dei cittadini”, ha affermato.

“Dignità, non estremismo. Anche l’Italia prenda esempio”

Per Vannacci, difendere la bandiera nazionale non equivale ad assumere posizioni estremiste, ma significa tutelare l’identità di un popolo. Il richiamo è esplicito: anche l’Italia, secondo lui, dovrebbe seguire l’esempio tedesco.

“Difendere la nostra bandiera, la nostra identità, la nostra patria e non farla annacquare da ideologie marginali non è estremismo: è dignità. Un esempio che dobbiamo seguire anche in Italia”, ha concluso, aggiungendo un ultimo pensiero simbolico: “Onore alla bandiera nazionale”.

Lascia un commento