Calenda strappa col campo largo: “Con Landini e Conte? No grazie”

Il leader di Azione boccia il progetto progressista e rilancia: “Paghiamo il biglietto a Bettini, puntiamo sullo sviluppo industriale e rottamiamo il Green Deal”

Calenda ai riformisti: “Venite con noi, serve una posizione di forza”

Un appello netto e senza mezzi termini quello lanciato da Carlo Calenda, leader di Azione, che – in un’intervista al Corriere della Sera – ha ribadito la sua totale contrarietà al cosiddetto campo largo. «Io rivolgo un invito ai riformisti: venite in quest’area liberale e popolare, aiutateci a rafforzarla, poi discuteremo con tutti ma da una posizione di forza. Altrimenti l’agenda sul lavoro la fa Landini, sull’ambiente Bonelli, sull’economia Fratoianni e sugli esteri Conte. Che Dio ce ne scampi. Stiamo lontani dal campo largo. Costruiamo quest’area invece di costruire la tenda che serve a Bettini», ha dichiarato.

Una presa di posizione che mira a marcare le distanze dall’universo della sinistra radicale e dai tentativi di alleanza con il Movimento 5 Stelle, insistendo su una proposta politica alternativa, di stampo liberale e pragmatico.

“Rottamiamo il Green Deal, è stata una iattura”

Calenda ha poi criticato duramente le attuali priorità dell’Unione Europea, a partire dalle politiche ambientali. «Puntiamo su più concorrenza, efficienza burocratica, Stato forte ma solo nei servizi essenziali con investimenti potenti sullo sviluppo industriale e rottamazione di questo Green Deal che è stata una iattura per tutta l’Europa», ha spiegato, sottolineando l’urgenza di rivedere completamente la strategia climatica comunitaria.

Con tono provocatorio, ha aggiunto: «Mentre il mondo è in fiamme, vi pare possibile che stiamo ancora discutendo di Bettini? Paghiamogli un biglietto di sola andata per la Thailandia e parliamo d’altro».

“Candidatura a sindaco di Roma? Una fantasia”

Infine, il leader di Azione ha voluto chiarire una voce che circola da giorni: quella su una sua possibile candidatura a sindaco di Roma con il sostegno del centrodestra. «Non esiste. Sono all’opposizione del governo. Peraltro, nessuno nel centrodestra mi ha mai chiesto di fare il candidato sindaco e io ho già dato su quel fronte… È solo un gossip», ha tagliato corto Calenda.

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