West Nile, l’allarme di Roberto Burioni: «Non solo malati a rischio, senza prevenzione i casi aumenteranno»

Il virologo Roberto Burioni chiarisce i rischi del virus West Nile in Italia, dove dall’inizio del 2025 sono già state registrate nove vittime.

Allarme controllato per il virus West Nile
Nove vittime dall’inizio dell’anno hanno riacceso l’attenzione sul virus West Nile in Italia. A fare il punto sulla situazione è Roberto Burioni, medico e docente di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. L’esperto sottolinea che, pur non essendo un’emergenza sanitaria, il virus rappresenta comunque un rischio da non sottovalutare.

«Chiariamo bene la questione: non è un’emergenza, per fortuna. Però un problema c’è», ha spiegato Burioni, invitando a prendere sul serio le misure di prevenzione. La malattia, trasmessa principalmente dalle punture di zanzare infette, può risultare grave anche per persone senza altre patologie pregresse.

Burioni: «Non minimizzare, serve prevenzione»
Secondo il virologo, la chiave per limitare la diffusione del virus è il contenimento delle zanzare, unico vettore noto della malattia. «Non abbiamo vaccino, non abbiamo una cura, ma abbiamo pronta la soluzione per risolvere il problema: fare sul serio nella lotta contro le zanzare», ha scritto su Facebook.

Burioni mette in guardia dal rischio di sottovalutare la malattia: «Sottovalutando, minimizzando, dicendo che è una malattia lieve o che muoiono solo quelli già malati (non è vero), il problema non se ne andrà da solo». L’appello è quindi a intensificare le azioni di prevenzione, dalla disinfestazione degli spazi urbani alla protezione individuale, soprattutto nei mesi estivi quando il rischio di contagio aumenta.

Le autorità sanitarie, pur monitorando con attenzione la situazione, ribadiscono che il numero dei casi resta contenuto rispetto ad altri Paesi europei, ma confermano la necessità di mantenere alta l’attenzione per evitare nuove ondate del virus.

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