Bari, scontro feroce tra Leccese e Gasparri, il Sindaco, “Nessuna lezione da un nostalgico del fascismo”

Il sindaco Vito Leccese respinge le accuse di antisemitismo: “Protesta contro Netanyahu, non contro il popolo”. Gasparri rincara: “Figure patetiche e disinformate”.

Leccese: “Un gesto simbolico contro Netanyahu”

Lo scontro politico esplode a Bari dopo le accuse di antisemitismo lanciate da Maurizio Gasparri al sindaco Vito Leccese, in seguito alla decisione di escludere Israele dalla Fiera del Levante. «Gasparri che mi accusa di antisemitismo è un grottesco cortocircuito della storia», ha replicato il primo cittadino.

Leccese ha ricordato di essere stato promotore, nel 2012, del conferimento delle chiavi della città allo scrittore israeliano David Grossman, oltre ad aver cancellato, da sindaco, una mostra di Giovanni Gasparro giudicata antisemita dalla comunità ebraica.

«La scelta di non ospitare Israele alla Fiera – precisa – non riguarda il popolo israeliano, ma è un gesto simbolico di protesta contro il governo Netanyahu, responsabile della morte di 60mila persone e della fame inflitta a un intero popolo». E ancora: «Chiedere il cessate il fuoco e manifestare solidarietà a chi è vittima due volte, prima di Hamas e poi di Netanyahu, è un dovere per Bari, città di pace e accoglienza».

Infine, la stoccata personale: «Quanto alle lezioni di tolleranza da un nostalgico del fascismo, ringrazio Gasparri ma credo di poterne fare a meno».

Gasparri: “Leccese patetico e disinformato”

La replica del presidente dei senatori di Forza Italia non si è fatta attendere. «Io non ho nessuna nostalgia. Invece il sindaco di Bari Leccese assume atteggiamenti antisemiti palesi», ha dichiarato Gasparri in una nota. «Quando avrà tempo di uscire dalla condizione di disinformato vedrà che anche le dittature del ’900 ad Ovest e a Est ebbero analoghi sentimenti».

Il senatore ha poi rincarato: «Leccese è una figura patetica che percorre strade sbagliate e non può invocare l’ignoranza come alibi. Bari non è razzista. Lui è un fattorino di una causa sbagliata». L’attacco si è chiuso con un affondo personale: «Si faccia dare da Emiliano e De Caro l’indirizzo della sorella del boss. Li si troverà meglio».

Uno scontro politico e personale che segna l’ennesima tensione nazionale intorno alla Fiera del Levante e alla scelta di escludere Israele.

1 commento su “Bari, scontro feroce tra Leccese e Gasparri, il Sindaco, “Nessuna lezione da un nostalgico del fascismo””

  1. L’Italia dicono è complice del genocidio Palestinese quindi la Fiera del Levante deve rifiutarne la partecipazione e deve essere boicottata dal resto del mondo pro Palestina, DIRANNO Bari è all’opposizione del governo Meloni allora gli oppositori Israeliani di Netanyahu hanno diritto alla partecipazione o le fazioni sono valide solo in Italia?

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