Parigi reagisce con fermezza agli attacchi di Matteo Salvini contro Emmanuel Macron, definendo “inaccettabili” le parole del vicepremier e chiedendo rispetto reciproco.
La reazione dell’Eliseo
Le parole del vicepremier Matteo Salvini contro il presidente francese Emmanuel Macron hanno acceso un nuovo scontro diplomatico tra Roma e Parigi. La Francia ha infatti convocato l’ambasciatrice italiana in Francia, Emanuela D’Alessandro, dopo che il leader della Lega ha liquidato l’ipotesi di un intervento militare europeo in Ucraina con un attacco diretto a Macron, invitato in dialetto milanese ad “attaccarsi al tram” e ad andare personalmente al fronte. Secondo quanto riportato dall’agenzia Afp, la convocazione è avvenuta giovedì 22 agosto e i toni della diplomazia francese sono stati durissimi.
“È stato ricordato all’ambasciatrice che queste dichiarazioni erano in contrasto con il clima di fiducia e le storiche relazioni tra i nostri due Paesi, nonché con i recenti sviluppi bilaterali, che hanno evidenziato forti convergenze tra i due Paesi, in particolare per quanto riguarda il loro incrollabile sostegno all’Ucraina“, ha dichiarato una fonte diplomatica a Parigi, confermando le anticipazioni diffuse da radio France Inter. Una nota che chiarisce come all’Eliseo non siano state digerite le nuove uscite del leader leghista.
Le parole di Salvini
Il vicepremier ha pronunciato le frasi incriminate a Milano, durante un incontro pubblico. Rispondendo a una domanda su un possibile invio di soldati italiani in Ucraina, Salvini ha affermato: “A Milano si direbbe ‘taches al tram’: attaccati al tram. Vacci tu se vuoi”. E ancora: “Ti metti il caschetto, il giubbetto, il fucile e vai in Ucraina“. L’uscita, immediatamente ripresa dai media internazionali, ha avuto un’eco pesante sulle relazioni tra i due Paesi, già tese da mesi.
Nello stesso intervento, il leader della Lega ha anche elogiato l’ex presidente americano Donald Trump, sottolineando come, a suo dire, sia l’unico ad aver riportato Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky al tavolo dei negoziati. “Con i suoi modi che a volte possono sembrare bruschi o irrituali – ha detto Salvini – Trump sta riuscendo laddove hanno fallito tutti gli altri. Eserciti europei, riarmi europei, debiti comuni europei per comprare missili o ‘macronate’ varie sono superate”.
Un attrito che si ripete
Non è la prima volta che il vicepremier italiano prende di mira l’inquilino dell’Eliseo. Già a marzo, Salvini aveva definito Macron “un matto” e “un guerrafondaio”, contestando duramente le politiche del presidente francese sul piano europeo della difesa comune. Attacchi che creano imbarazzo nella maggioranza di governo a Roma, costretta a fare i conti con le continue esternazioni del leader leghista. Le tensioni con la Francia si inseriscono in un quadro già fragile, in cui ogni nuova dichiarazione rischia di incrinare ulteriormente i rapporti bilaterali.