Fratelli d’Italia resta primo partito con il 29,5%. Il Partito Democratico precipita al 21,5%, mentre il Movimento 5 Stelle risale al 12,9%, il miglior dato dell’ultimo anno.
Centrodestra in consolidamento, Pd in caduta libera
Dopo la pausa estiva, il quadro politico non mostra grandi scosse. La media dei principali sondaggi conferma un centrodestra saldo al governo. Fratelli d’Italia, guidato da Giorgia Meloni, mantiene il primato al 29,5%, mentre Forza Italia e Lega restano appaiate, rispettivamente all’8,8% e all’8,7%. Sul fronte opposto, il Partito Democratico sprofonda al 21,5%, segnando il livello più basso dalle elezioni europee del 2024 e confermando una crisi strutturale che appare senza soluzione. In controtendenza il Movimento 5 Stelle, che con il 12,9% registra il miglior risultato da oltre dodici mesi. Positivo anche il dato di Alleanza Verdi-Sinistra, che torna al 6,9% e recupera i consensi dell’estate scorsa.
Il centro in affanno e i voti che premiano il governo
Il quadro dei partiti centristi si conferma fragile e frammentato. Azione cresce lievemente al 3,5%, migliorando rispetto alle europee, ma Italia Viva si ferma al 2,2% e +Europa scivola all’1,7%. La dispersione dei voti moderati sembra avvantaggiare soprattutto la maggioranza, che consolida la sua posizione. Le differenze tra gli istituti di rilevazione restano comunque significative: Swg e Lab2101 attribuiscono a Fratelli d’Italia il 30,2%, mentre Youtrend lo ridimensiona al 28,5%. Per il Pd i dati oscillano tra il 22,5% di Bidimedia e il 20,1% di Lab2101, confermando la volatilità di un elettorato che non appare ancora stabilizzato.
L’altalena politica degli ultimi vent’anni
Uno sguardo al lungo periodo mostra come la politica italiana sia stata un terreno di picchi e cadute improvvise. Il Pd raggiunse il 42,5% nel giugno 2014, nel pieno del “renzismo”, mentre il Movimento 5 Stelle arrivò al 34,2% nel marzo 2018 con la spinta del voto di protesta. La Lega toccò il 37% nel luglio 2019, in piena stagione salviniana, mentre Forza Italia sfiorò il 23% nel 2014 prima di un declino costante. Il caso opposto è Fratelli d’Italia, capace di crescere in dieci anni dal 2% al 29,8% del febbraio 2023, fino al consolidamento attuale. I dati di settembre 2025 confermano dunque la solidità del centrodestra, ma la storia recente dimostra che gli equilibri possono cambiare in modo rapido e inatteso.