Il piccolo era in un bar di San Rocco a Monza, solo e spaesato. La madre, inizialmente a Milano per lavoro, era in realtà a Roma: ora rischia l’accusa di abbandono.
Il ritrovamento del bambino
Momenti di apprensione ieri pomeriggio a Monza, nel quartiere San Rocco, dove un bambino di appena nove anni è stato trovato da solo all’interno di un bar. I clienti del locale, notando il piccolo aggirarsi spaesato, hanno subito allertato la Polizia. Gli agenti, arrivati sul posto, si sono presi cura del minore e lo hanno accompagnato al comando di via Marsala. Qui sono partite le ricerche dei genitori, rivelatesi subito più complicate del previsto.
Le giustificazioni della madre
La madre del bambino, una donna di nazionalità peruviana, inizialmente aveva detto di trovarsi a Milano per motivi di lavoro e di essere pronta a rientrare a breve. Solo in un secondo momento ha ammesso di trovarsi in realtà a Roma e di non poter rientrare prima di sera. Nel frattempo, gli agenti hanno rintracciato anche gli altri due figli della donna, che sono stati accompagnati in comando. Una volta tornata a Monza, la madre ha ripreso i tre bambini, ma la sua posizione ora è al vaglio della Procura.
Il rischio di denuncia per abbandono
Secondo l’articolo 591 del codice penale, la donna rischia una denuncia per abbandono di minore, reato che punisce chi lascia un bambino sotto i 14 anni, o una persona incapace di provvedere a sé stessa, in una situazione di potenziale pericolo. La pena prevista varia da sei mesi a cinque anni di reclusione e può aumentare fino a sei anni se il minore subisce danni, o fino a otto anni in caso di morte. Come spiegato dall’avvocato Daniele Bocciolini, si tratta di un reato “di pericolo”, che non richiede necessariamente un danno concreto per essere contestato. Non è ancora chiaro se la donna avesse affidato il figlio alla custodia di un familiare maggiorenne o di un fratello, circostanza che potrebbe modificare il quadro giuridico: il reato, infatti, viene escluso se il minore è affidato a chi ha almeno 16 anni.