Francesca Albanese e altri sette relatori speciali Onu chiedono l’esclusione della nazionale di Israele dalle competizioni internazionali. Possibili effetti anche sul girone dell’Italia.
L’appello dei relatori Onu
Un duro documento firmato da Francesca Albanese e altri sette relatori speciali delle Nazioni Unite mette nel mirino la nazionale di calcio di Israele. Nella missiva indirizzata a Fifa e Uefa, gli esperti chiedono la sospensione immediata della selezione israeliana dalle qualificazioni ai Mondiali di calcio, accusando lo Stato ebraico di gravi violazioni dei diritti umani nei territori palestinesi.
«Le squadre nazionali che rappresentano Stati che commettono gravi violazioni dei diritti umani possono e devono essere sospese, come già successo in passato», hanno scritto. Secondo loro, le organizzazioni sportive non devono «chiudere gli occhi» di fronte alle ingiustizie e rischiare di «normalizzarle» con la partecipazione regolare di Israele alle competizioni.
“Boicottaggio allo Stato, non ai singoli giocatori”
I relatori hanno precisato che la richiesta non deve colpire i calciatori in quanto individui: «Il boicottaggio deve essere rivolto allo Stato di Israele e non ai singoli giocatori. Gli atleti non possono subire conseguenze per decisioni politiche prese dal loro governo».
Il documento afferma inoltre che gli Stati e le organizzazioni internazionali hanno un obbligo giuridico e morale di agire contro quella che viene definita «una situazione di genocidio a Gaza», richiamando anche l’ordinanza provvisoria della Corte internazionale di giustizia del 26 gennaio 2024. «Fifa e Uefa – si legge – devono smettere di legittimare l’occupazione e adempiere al loro dovere di non fornire aiuti o assistenza che contribuiscano a mantenerla».
Gli effetti sulle qualificazioni dell’Italia
Se la richiesta Onu venisse accolta, la squadra di Israele verrebbe esclusa dalle qualificazioni mondiali e i risultati già disputati annullati. La classifica del girone dell’Italia cambierebbe, ma senza stravolgere il cammino degli azzurri.
Israele aveva fin qui battuto due volte l’Estonia (2-1 e 3-1) e la Moldavia (4-0), perdendo però contro Norvegia (2-3) e Italia (4-5). Con l’annullamento, resterebbe prima la Norvegia con 12 punti (differenza reti +20), seguita dall’Italia con 6 punti (+6), poi Estonia con 3 punti (-5) e Moldavia con 0 punti (-18).
Una modifica che ridisegnerebbe la classifica, ma senza cambiare il piazzamento della squadra di Gattuso, ancora in corsa per la qualificazione ai Mondiali.