Con un monologo surreale pubblicato su Instagram, Teresa Mannino ironizza sulle parole di Giorgia Meloni sugli attivisti della Global Sumud Flotilla, coinvolgendo anche Antonio Tajani.
Il monologo satirico della comica siciliana
La comica Teresa Mannino ha scelto i social per replicare alle dichiarazioni della premier Giorgia Meloni sugli attivisti della Global Sumud Flotilla, definiti dalla presidente del Consiglio “irresponsabili” dopo l’attacco che ha danneggiato alcune imbarcazioni. Con un video pubblicato sul suo profilo Instagram, l’artista siciliana ha messo in scena un monologo paradossale e pungente, diventato virale in poche ore. Dopo una breve introduzione in cui finge di scusarsi per il suo aspetto “impresentabile”, Mannino si lancia in un discorso che ribalta le parole della premier, caricandole di ironia.
La satira contro Meloni e Tajani
“Voi siete degli irresponsabili, presuntuosi, egocentrici marinaretti con un nome impronunciabile… Global qualcosa”, attacca la comica, simulando le parole della premier. Poi l’affondo: “Bastava fare una telefonata a Giorgia Meloni, che sarebbe saltata sul suo acqua scooter presidenziale, a motore, veloce, che qua non c’è tempo da perdere. Insieme a Tajani, perché Tajani è maschio e ha il senso dell’orientamento, lo vedi dallo sguardo che lui è orientato, lo sa dove deve andare, e in poche ore gli aiuti sarebbero arrivati a Gaza. Pizza e maccheroni per tutti e una pastarella non gliela vuoi portare?”. Un passaggio che ha scatenato i commenti divertiti degli utenti, colpiti dall’efficacia della satira nel sottolineare l’inadeguatezza della posizione del governo italiano sulla vicenda.
Il finale surreale e l’app “Meloniperù”
Il monologo prosegue con toni sempre più surreali, fino alla battuta conclusiva che prende in giro ancora una volta la narrazione governativa: “Perché non l’hanno fatto prima? Perché l’acqua scooter era dal meccanico, in assistenza. Tajani aveva pure i reumatismi… Tanto che è uscita un’app che i nostri amici palestinesi possono scaricare: l’app Meloniperù. Basta scrivere l’indirizzo e il citofono, è importante specificare il citofono. Non ce l’hanno il citofono, non hanno neanche il palazzo. Allora mettete quello di un nostro amico, l’unico di cui ci possiamo fidare: il cardinale Pizzaballa”. Un colpo di teatro che ha trasformato l’ironia in una critica tagliente, confermando la capacità della comica di affrontare temi complessi con leggerezza, ma senza rinunciare alla forza del messaggio.