Maurizio Gasparri attacca duramente i quattro parlamentari italiani della Flotilla che hanno abbandonato la missione subito dopo l’arresto, rientrando in Italia prima degli altri.
Il rientro dei parlamentari e l’attacco di Gasparri
La polemica sulla Global Sumud Flotilla si accende dopo il ritorno in Italia dei quattro parlamentari di sinistra che avevano preso parte alla missione diretta a Gaza. Si tratta del senatore Marco Coratti, del deputato Arturo Scotto e delle eurodeputate Annalisa Corrado e Benedetta Scuderi, che dopo l’intercettazione delle imbarcazioni da parte della Marina israeliana e l’arresto dei 500 partecipanti, hanno firmato il foglio di via e fatto rientro a Fiumicino. Una scelta che ha scatenato la reazione del presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, che da Firenze ha attaccato senza mezzi termini: “Sono rimasto un po’ sconcertato dal vedere i parlamentari della sinistra lasciare per primi Israele. La buona regola è che chi ha un ruolo rappresentativo attende che l’ultimo dei comuni mortali lasci un luogo difficile e poi se ne va”.
“Condotta biasimevole e poco brillante”
Per Gasparri, il comportamento dei parlamentari sarebbe stato dettato più dalla ricerca di visibilità che dal senso di responsabilità. “Questo comportamento è, come dire, non brillante”, ha sottolineato, aggiungendo che avrebbe potuto usare “parole più severe”. Il senatore azzurro ha rincarato la dose: “È tipico di una sinistra che preferisce la scena alla serietà dei comportamenti”. Secondo l’esponente di Forza Italia, la condotta dei quattro parlamentari avrebbe lasciato soli gli altri partecipanti alla missione, rafforzando l’idea di una fuga anticipata e poco dignitosa.
“Conte parla di codardi, ma i codardi sono i suoi”
Gasparri ha poi richiamato in causa il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che nei giorni scorsi aveva accusato il governo di codardia in Parlamento. “Forse i codardi li ha nelle sue file e li abbiamo visti sbarcare ieri”, ha affermato, riferendosi direttamente ai parlamentari di opposizione. Le parole del presidente dei senatori azzurri si inseriscono in un clima di forte tensione politica, dove la vicenda della Flotilla è diventata terreno di scontro tra maggioranza e opposizione, con il governo chiamato a gestire la posizione dei cittadini italiani ancora trattenuti in Israele.