Montanari al veleno contro la Meloni: «Complicità di genocidio e simboli religiosi usati per propaganda»

Duro intervento di Tommaso Montanari su La7: il rettore dell’Università per stranieri di Siena accusa la premier e polemizza anche con il ministro Guido Crosetto.

Le accuse contro Giorgia Meloni

Nuova polemica televisiva per lo storico Tommaso Montanari, rettore dell’Università per stranieri di Siena, che nella trasmissione In altre parole condotta da Massimo Gramellini su La7 ha lanciato un duro attacco alla premier Giorgia Meloni.
«Complice di un governo che partecipa a un genocidio, altro che San Francesco», ha dichiarato lo storico, criticando l’uso dei simboli religiosi da parte della presidente del Consiglio. Secondo Montanari, la condotta politica di Meloni sarebbe lontana dagli insegnamenti del santo di Assisi, ricordato per il suo incontro pacifico con il sultano.

Il nuovo affondo su Guido Crosetto

Nel suo intervento Montanari ha rivolto critiche anche al ministro della Difesa Guido Crosetto, tornando a commentare lo scontro televisivo avvenuto a Piazza Pulita. All’epoca, Crosetto era intervenuto telefonicamente per replicare alle sue parole sui presunti “ringraziamenti a Israele”.
«Ha una strana idea di democrazia, prima non vuol venire e poi chiama in diretta», ha ironizzato Montanari, contestando il comportamento del ministro e accusandolo di aver evitato un confronto diretto in studio.

Il clima di tensione e le polemiche politiche

Le parole dello storico hanno acceso nuove polemiche. L’accusa di “complicità in genocidio” rivolta a Meloni ha scatenato dure reazioni nel centrodestra, mentre la critica a Crosetto ha riacceso il dibattito sull’episodio di Piazza Pulita.
Montanari, che in passato aveva mantenuto un approccio più accademico e riflessivo, appare oggi più diretto e irruento nei toni, soprattutto quando si confronta con gli esponenti del governo. Un atteggiamento che alimenta la tensione politica e divide l’opinione pubblica.

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