Dopo le case, Palazzo Marino copre anche i costi delle utenze per gli ex ospiti del campo di Vaiano Valle. Libero rivela i dettagli del nuovo stanziamento.
Dal campo al condominio: il Comune si fa carico dei costi
A Milano, non si placa la polemica sui fondi destinati dal Comune agli ex residenti del campo rom di Vaiano Valle, nella zona del Corvetto. Dopo le abitazioni assegnate, ora arriva anche la copertura delle bollette, della Tari e delle spese condominiali, come riportato dal quotidiano Libero. L’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Sala ha infatti previsto un nuovo stanziamento da oltre 28mila euro per far fronte ai costi accumulati dagli ex ospiti del campo, relativi al periodo compreso tra il 15 settembre e il 31 ottobre.
La cifra servirà a tamponare il buco economico lasciato dalle famiglie rom trasferite negli alloggi popolari dopo lo smantellamento dell’insediamento. In particolare, Palazzo Marino ha disposto la copertura temporanea delle utenze domestiche e dei canoni accessori, per evitare distacchi di luce, gas e acqua, oltre a impedire che le morosità compromettano la gestione condominiale.
Un intervento che, secondo il Comune, rientra nei programmi di inclusione abitativa e sociale attivati dopo la chiusura del campo. Ma la decisione, come prevedibile, ha scatenato nuove proteste tra opposizione e cittadini, che contestano l’uso di fondi pubblici per spese che dovrebbero essere a carico diretto dei beneficiari.
Le reazioni politiche e le accuse di favoritismo
La notizia ha subito acceso il dibattito politico milanese. Dalle file del centrodestra arrivano accuse di “privilegi ingiustificati” nei confronti dei rom, mentre altre forze civiche denunciano una gestione “assistenzialista e senza controllo” delle risorse comunali. “Non si può continuare a scaricare sulle casse dei contribuenti le spese di chi non rispetta le regole”, è il commento ricorrente tra i consiglieri dell’opposizione a Palazzo Marino.
Dal canto suo, l’amministrazione comunale difende la misura, definendola una soluzione temporanea necessaria per garantire una transizione sostenibile agli ex abitanti del campo. “Si tratta di un percorso di responsabilizzazione graduale”, spiegano fonti del Comune, sottolineando che l’obiettivo è portare le famiglie a un’autonomia economica completa entro i prossimi mesi.
Tuttavia, l’effetto politico della vicenda è tutt’altro che neutro. A pochi mesi dalle elezioni comunali, l’immagine di una giunta che paga bollette e spese condominiali per nuclei morosi rischia di alimentare nuove tensioni in una città già attraversata da forti disuguaglianze abitative.
Il caso Vaiano Valle e i precedenti
Il campo di Vaiano Valle, situato nel sud di Milano, era stato chiuso nel 2023 dopo anni di degrado e proteste dei residenti della zona. Le famiglie rom erano state trasferite in appartamenti comunali o convenzionati con cooperative sociali, nell’ambito di un progetto di reinserimento finanziato anche con fondi europei.
Ma, a un anno di distanza, la situazione economica di molti beneficiari si è rivelata insostenibile: bollette non pagate, morosità e difficoltà di integrazione hanno portato il Comune a intervenire direttamente per evitare nuovi sfratti o emergenze sociali.
La decisione di stanziare ulteriori fondi pubblici per coprire utenze e tributi locali riaccende così una questione mai risolta: fino a che punto deve spingersi l’assistenza comunale? E quali garanzie esistono che gli aiuti producano vera integrazione e non solo dipendenza dal sistema?
A Milano, intanto, cresce il malumore tra i cittadini, molti dei quali si trovano a pagare regolarmente bollette e tasse sempre più care. Per loro, la notizia rappresenta l’ennesima conferma di una gestione percepita come ingiusta e squilibrata.