Emiliano provoca: “Ho distrutto il centrodestra pugliese, colpa mia”

Il presidente Michele Emiliano si confessa a La7: “Il centrodestra in Puglia non esiste più. Colpa mia. Ma ho costruito un centrosinistra egemone da vent’anni”.

“Il centrodestra pugliese è a pezzi, e la colpa è mia”

Durante un intervento al programma Tagadà su La7, il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ha ammesso senza esitazioni: «Mi devo scusare con il centrodestra pugliese. Perché con me al governo è stato completamente destrutturato». Un’ammissione che suona come una provocazione e un’autocritica insieme. «Qui rischiano di perdere 80 a 20, 70 a 30. Percentuali bulgare. Il centrodestra pugliese non esiste praticamente più».
Il presidente, al suo secondo mandato, rivendica però i risultati raggiunti in vent’anni di governo progressista: «Si è creata un’opinione comune che noi siamo più bravi del centrodestra. Questo non vuol dire che la Puglia è perfetta, ma in una condizione del genere la personalizzazione della politica diventa quasi una necessità». Una dichiarazione che sintetizza la forza, ma anche il limite, di un modello politico fortemente legato alla sua figura.

“Mi sono fatto da parte per non ostacolare Decaro”

Emiliano ha poi affrontato il tema della sua mancata candidatura alle prossime regionali, spiegando che la decisione è maturata dopo un confronto diretto con il candidato presidente del centrosinistra Antonio Decaro. «Avevo fatto un accordo con lui per candidarmi al Consiglio regionale, ma poi ha ritenuto che la mia presenza potesse limitarlo. Mi ha posto un aut aut: se mi fossi candidato, lui non si sarebbe presentato».
«Non volevo assumermi la responsabilità di impedirgli la corsa alla presidenza – ha aggiunto – perciò ho fatto un passo indietro». Emiliano spiega di aver agito per “spirito di servizio”: «Volevo solo mettere la mia esperienza a disposizione del Consiglio regionale, senza ruoli di potere. Ma capisco che per lui potesse essere ingombrante». Poi la stoccata finale, rivolta allo stesso Decaro: «Gli investimenti in politica si fanno perché sono giusti, non per avere un ritorno. Se si sente sicuro o ingrato, è irrilevante».

“M5S e renziani insieme? Una contraddizione”

Il governatore non ha risparmiato una critica anche al Movimento 5 Stelle, che a suo giudizio sta snaturando la propria identità accettando alleanze con i renziani. «Mi sta meravigliando vedere il M5S fare parte di coalizioni con i renziani. In Toscana si sono nascosti dietro la sigla “Casa dei riformisti”, ma c’erano». E ancora: «Se il Movimento 5 Stelle nasce in opposizione al Pd di Renzi e poi ci va insieme, è logico che il suo elettorato resti deluso».
Un messaggio che suona come un avvertimento anche per la Puglia, dove i grillini potrebbero giocare un ruolo chiave nella coalizione di centrosinistra. «Se fanno errori del genere – ha concluso Emiliano – non si devono meravigliare dei risultati deludenti».

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