Decaro e Lobuono si sfidano in tv: scintille su sanità e rifiuti

A meno di un mese dalle elezioni regionali, Antonio Decaro e Luigi Lobuono si sono confrontati negli studi di Telenorba su sanità, ambiente e sviluppo del territorio.

Sanità, il primo terreno di scontro tra i candidati
È stato il primo confronto televisivo tra Antonio Decaro e Luigi Lobuono, rispettivamente candidati del centrosinistra e del centrodestra alla Presidenza della Regione Puglia, in vista del voto del 23 e 24 novembre. L’incontro, trasmesso su Telenorba e condotto dal direttore Domenico Castellaneta insieme al vice Antonio Procacci, ha offerto ai telespettatori un faccia a faccia diretto tra i due principali contendenti, entrambi impegnati a illustrare le proprie priorità per il futuro della Regione.
La sanità è stato il tema dominante. Decaro, attuale europarlamentare ed ex sindaco di Bari, ha ribadito la necessità di “ridurre le liste d’attesa e riorganizzare le indagini diagnostiche partendo da un centro unico per le prenotazioni”. Tra gli obiettivi anche la creazione di impianti di affinamento per affrontare la crisi idrica. “Non è un problema di assunzioni – ha aggiunto – ma di carenza di medici del pronto soccorso, una specializzazione che pochi scelgono perché non consente la libera professione. Servirebbe una norma nazionale per riconoscere economicamente il valore di chi lavora in emergenza”.
Di tono più netto l’intervento di Lobuono, che ha definito la situazione sanitaria “non accettabile”. “I primi giorni devono essere assolutamente dedicati alla sanità in maniera quasi morbosa – ha detto – perché ci sono troppe crisi da affrontare. Se sarò eletto, per due anni non parteciperò a inaugurazioni o cerimonie: voglio occuparmi solo dei problemi reali”.

Rifiuti e edilizia, le proposte per lo sviluppo della Regione Puglia
Sul fronte ambientale, il candidato del centrodestra ha denunciato “il rischio di collasso delle discariche pugliesi”, proponendo “l’uso di tecnologie moderne per trattare e valorizzare i rifiuti organici”. “Oggi – ha sottolineato – i cittadini pagano la Tari più alta d’Italia, un paradosso che dobbiamo correggere”.
Quanto all’edilizia, Lobuono ha definito il settore “uno dei volani dello sviluppo regionale”, ma ha chiarito che la priorità deve essere “mettere in sicurezza la parte più obsoleta del patrimonio edilizio per evitare tragedie. Serve seguire l’esempio di città come Valencia”.
Decaro, dal canto suo, ha insistito sulla necessità di “rafforzare la sanità territoriale e combattere le prescrizioni inappropriate”, sottolineando come la gestione dei servizi pubblici e l’efficienza amministrativa siano al centro del suo programma di governo.

Agenzie regionali e patto di buon governo
Tra i temi affrontati anche quello delle agenzie regionali, definite da Lobuono “enti che oggi servono più a garantire stipendi e poltrone che servizi ai cittadini”. “Non voglio tagliare teste – ha precisato – ma o funzionano o vanno chiuse: non possiamo continuare a sprecare soldi pubblici”. Sul tema dei Consorzi di bonifica, ha proposto di “ripensarli o chiuderli, perché si basano su una legge del 1934”.
Il confronto si è chiuso con la proposta del direttore Castellaneta di un “patto di buon governo”, volto a evitare il trasformismo politico. Entrambi i candidati hanno aderito all’invito: “Sono d’accordo e mi sono già mosso in questa direzione nella composizione delle liste”, ha affermato Decaro. “Il trasformismo è figlio degli interessi di poltrone – ha replicato Lobuono – io ho sempre mantenuto i miei valori, fin da ragazzo di centrodestra”.

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