Bari prima in Europa nei trapianti di cuore, boom di interventi al Policlinico, successo senza precedenti

Il Policlinico di Bari diventa il primo centro in Europa per trapianti cardiaci effettuati nel 2025, con 94 interventi da inizio anno e una crescita senza precedenti.

Il primato raggiunto e la crescita dei trapianti negli ultimi anni
Il Policlinico di Bari ha conquistato un risultato senza precedenti nel panorama sanitario europeo, diventando il centro che nel 2025 ha eseguito il maggior numero di trapianti di cuore. Da gennaio sono già stati effettuati 94 interventi, una cifra che colloca l’ospedale ai vertici dell’attività cardiochirurgica del continente. Il dato conferma un trend in costante crescita, frutto di un potenziamento progressivo delle strutture, delle équipe mediche e dell’organizzazione interna dei reparti dedicati ai trapianti. Cinque anni fa, il Policlinico si attestava su una media di circa 80 trapianti complessivi all’anno tra cuore, fegato e rene. Oggi, la proiezione annua stimata parla di 300 interventi, più del triplo rispetto al passato.

Il ruolo del team guidato dal professor Bottio e l’innovazione chirurgica
A guidare questa accelerazione è il professor Tomaso Bottio, direttore della cardiochirurgia del Policlinico, alla guida di una squadra multidisciplinare altamente specializzata. «Quest’anno ci proiettiamo a raggiungere un totale di 300 trapianti complessivi, partendo dai soli 80 trapianti l’anno di cinque anni fa», ha dichiarato il cardiochirurgo, sottolineando come il risultato non sia frutto di un singolo reparto ma dell’integrazione tra chirurgia, terapia intensiva, anestesia, coordinamento trapianti e rete regionale di donazione. Un elemento decisivo è stato l’aumento delle donazioni e la capacità del centro di ridurre drasticamente i tempi di attesa, garantendo interventi in condizioni cliniche ottimali. L’ospedale è inoltre uno dei pochi hub italiani dotati di sistemi di perfusione meccanica d’organo, che consentono di mantenere il cuore attivo durante il trasporto, aumentando il numero di organi utilizzabili e riducendo le complicanze post-operatorie.

L’impatto sanitario e il riconoscimento nazionale e internazionale
Il risultato ottenuto nel 2025 rafforza il ruolo del Policlinico di Bari come riferimento per i trapianti nel Sud Italia, con un incremento crescente anche dei pazienti provenienti da altre regioni. Il riconoscimento europeo, oltre al valore scientifico, ha ricadute dirette sulla qualità della vita dei malati in lista d’attesa, che trovano tempi più brevi e percentuali di sopravvivenza in linea con i principali centri mondiali. Il primato contribuisce anche a invertire lo storico fenomeno della mobilità sanitaria, spingendo un numero sempre maggiore di pazienti a scegliere la struttura barese invece di trasferirsi in regioni del Nord o all’estero. Le istituzioni sanitarie regionali hanno annunciato il potenziamento dei reparti già attivi, con un investimento mirato su personale, tecnologie e formazione medica. A livello scientifico, il risultato consolida la posizione dell’ospedale nei network internazionali dedicati ai trapianti d’organo, aprendo la strada a nuovi protocolli sperimentali e collaborazioni con centri esteri.

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