Pensioni, Inps da agosto rimborso una tantum di 796 euro, no dei sindacati

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Subito dopo la pubblicazione dell’Inps della circolare sui rimborsi forfettari per la rivalutazione delle pensioni arrivano i primi commenti negativi da parte delle organizzazioni sindacali.

Annamaria Furlan dirigente nazionale della Cisl, ha dichiarato che la sua organizzazione sindacale ha incontrato il ministro del lavoro Giuliano Poletti a cui ha detto che le misure adottate con la disposizione dell’Inps sono insufficienti.

La Furlan ha detto che la Cisl vuole  che siano riconosciuti tutti i diritti dei pensionati.

Anche un’altra organizzazione sindacale, la Uil, ha reso noto di non essere per niente d’accordo con la decisione di rimborsare una tantum 796 euro.

La circolare 125 dell’Inps che è stata resa nota dallo stesso istituto, metteva fine a tante interpretazioni sulle rivalutazioni delle pensione che furono bloccate dalla riforma Fornero, blocco che la Consulta aveva ritenuto illegittimo.

L’Inps ha reso noto che il rimborso avverrà d’ufficio, quindi non ci sarà bisogno di presentare alcun tipo di domanda o di istanza.

Sarà anche d’ufficio predisposto l’aumento della pensione mensile che  entrerà in vigore a partire dal 1 agosto e che sarà per le pensioni fino a 1.500 lordi di 7 euro al mese fino al 31 dicembre 2015.

Saranno in tutto 3 milioni e mezzo gli Italiani  che beneficeranno dei rimborsi.

Per i pensionati, quindi,  arriva la notizia tanto attesa del rimborso forfettario di 796,27 che l’Inps verserà il prossimo 1 agosto.

Il rimborso forfettario è dovuto in seguito alla sentenza della consulta che ha stabilito che il blocco della rivalutazione delle pensioni imposto dalla legge Fornero non è valido.

La Legge Fornero è entrata in vigore il 1 gennaio del 2012 e i rimborsi sono dovuti da quella data fino a tutto il 2015.

L’Inps ha stabilito che il rimborso di quasi 800 euro spettano ai pensionati che percepiscono un assegno mensile di 1.500 lordi.

Per i pensionati che hanno una pensione superiore ai 1500 lordi il rimborso scenderà proporzionalmente fino a non esserci per gli ex lavoratori che percepiscono un assegno pari a sei volte il minino dell’assegno pensionistico, in pratica quasi 3 mila euro lordi.

Il rimborso una tantum dell’Inps sarà anche versato agli eredi.

La somma una tantum che sarà versata dall’Inps  è composta da 210,60 euro relativi alla rivalutazione non percepita dal pensionato dal 1 gennaio 2012 al 31 dicembre 2012, 447,20 per l’intero anno 2013, 89,96 per la rivalutazione per l’anno 2014 e 48,51 per l’anno 2015.

Le novità per i pensionati non sono terminate.

La nota resa pubblica dall’Inps in questi giorni prevede sempre per i pensionati che percepiscono un assegno lordo di 1.500 un aumento mensile di quasi 42 euro che sarà erogato dall’inps a partire dal 1 gennaio 2016.

L’Inps rende noto, inoltre, in un comunicato stampa che:

“Le somme arretrate devono essere assoggettate ad Irpef con il regime della tassazione separata, con esclusione delle somme maturate successivamente al 31 dicembre 2014, assoggettate, invece, a tassazione ordinaria”.