Nesli, in un libro si racconta ho scacciato i pregiudizi

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Francesco Tarducci, in arte Nesli, all’età di trentaquattro anni, è diventato scrittore.

Nesli, bravissimo rapper, diventato con il tempo anche cantante pop, ora sarà amato anche nelle nuove vesti di scrittore.

L’artista, che ricordiamo è il fratello di Fabri Fibra, a febbraio 2015 ha pubblicato il suo ultimo album

“Andrà tutto bene” che contiene , tra le altre, “Mare Mare”, “La fine”, “Ti sposerò”, “Parole da dedicarmi” e “Un bacio a te” e questo mese è anche uscita la sua edizione live.

Ma , dicevamo, Nesli ora è scrittore e il libro che ha scritto è un’autobiografia che ha lo stesso titolo dell’ultimo album, “Andrà tutto bene” e che sarà edito da Mondadori, a questo proposito, ha dichiarato: “Me lo chiedevano in tanti, avevo la mia storia da raccontare e volevo misurarmi con la scrittura di questa storia, che è un romanzo ispirato alla mia vita. All’inizio mi vergognavo un po’ perché racconta tanto di me, poi mi sono liberato, e l’ho scritto in maniera diretta e cruda”.

L’esperienza di scrittore, Nesli dice che gli è servita anche per farsi conoscere per quello che è davvero , cosa di cui aveva tanto bisogno considerando i tanti pregiudizi che lo hanno accompagnato per tutta la sua carriera.

A questo proposito, Francesco Tarducci, Nesli, ha dichiarato: “Sono figlio del pregiudizio, nel tempo ho capito che è stato una parte formativa della mia gavetta, mi sono misurato tanto con il pregiudizio e l’ho dovuto comprendere, d’altronde io sono il primo ad averlo, e quindi ho dovuto spiegarlo, ad esempio con Sanremo. E con il libro farò capire delle cose che io magari avevo spiegato male”.

Nesli ha voglia di raccontare il suo libro e ne spiega alcuni passaggi: “Il capitolo sulla mia famiglia è quello che mi emoziona di più, il più duro da scrivere, c’è la provincia, ci sono le prospettive… Il libro si apre e si chiude con uno sparo a Senigallia in un pomeriggio d’estate del 1997: ho voluto raccontarlo come se fosse un film, è un fatto accaduto che non ho dovuto neanche inventare”.

Nesli è un fiume in piena che spiega che scrivere gli è piaciuto e gli è servito e aggiunge la differenza tra scrivere una canzone e scrivere un libro e dice: “In genere sono due mondi che non si incontrano in una canzone devi avere il dono della sintesi, devi dire tanto in poco, come fa Vasco. In un libro devi scrivere tanto e devi avere delle idee. Nel mio caso è una traccia parallela … Ci sono delle pagine che possono diventare strofe, manca solo la musica