Paolo Brosio via da Pomeriggio Cinque per una lite con Barbara d’Urso

Barbara d’Urso ha preferito non rilasciare alcun commento a quanto accaduto venerdì scorso in trasmissione con Paolo Brosio .Paolo-Brosio-polemica-in-diretta-con-Barbara-d-Urso-a-Pomeriggio-Cinque

Il giornalista aveva lasciato la trasmissione, era collegato da Assisi come inviato esterno, polemizzando con la conduttrice asserendo che era passato troppo tempo prima che avvenisse il collegamento e che Barbara d’Urso e la regia non avevano mantenuto i patti precedentemente stabiliti.

Infatti, a detta di Brosio era stato concordato un orario ben preciso a cui il collegamento con Assisi doveva terminare.

Clima incandescente alla trasmissione “Pomeriggio Cinque” andata in onda venerdì scorso 25 settembre.

Forti momenti di contrasto sono avvenuti tra la brava conduttrice Barbara D’Urso e il giornalista Paolo Brosio; quest’ultimo si trovava ad Assisi per presentare un suo libro e per parlare del prete scomparso lo scorso agosto a Medjugorje località famosa per l’apparizione della Madonna situata in Bosnia.

Barbara D’Urso per alcuni problemi sopravvenuti ha dovuto ritardare il collegamento con Assisi dove si trovava Paolo Brosio e una testimone che dovevano parlare del religioso scomparso da Medjugorje già da più di un mese.

Il ritardo del collegamento, però, non è andato a genio a Paolo Brosio che ha incominciato ad incalzare la conduttrice asserendo che aveva i minuti contanti dovendo essere in teatro ad Assisi dove ad aspettarlo erano più di 300 persone.

Paolo Brosio doveva presentare in un teatro di Assisi l’ultimo suo libro.

Barbara D’Urso ha replicato al giornalista dicendo che il libro lo aveva già presentato a “Pomeriggio Cinque” e che se aveva fretta poteva anche andare, l’importante che in collegamento da Assisi restava la testimone della sparizione del religioso che si chiamava Filippa.

Paolo Brosio ha replicato asserendo: “Sì, ma io ti ho portato la notizia, ti ho portato la testimone, ma fatemi parlare adesso… Devo scappare, non posso”.

La conduttrice, apparsa molto infastidita dalla polemica, ha detto che doveva mandare in onda per forza la pubblicità e passare la linea al Tg5, ha chiesto a Paolo Brosio di aspettare 5 minuti  ed anche di non polemizzare quando si è in onda.

Barbara d’Urso ha poi deciso di attenersi alla scaletta e annunciando la pubblicità concludendo con le seguenti parole: “Se c’è Brosio siamo felici, se no ce ne faremo una ragione oggi”.

Paolo Brosio ha poi voluto spiegare ai suoi fan il suo punto di vista sulla questione con il seguente lungo messaggio su Facebook riportato integralmente: “Cari amici, vorrei spiegare a tutti voi che cosa, mio malgrado, è accaduto oggi durante la diretta di Canale 5, nel corso della trasmissione “Pomeriggio Cinque” condotta da Barbara D’Urso. Come da accordi intrapresi con la segreteria di redazione del programma e con l’autore Barbara Calabresi, ero in attesa di un collegamento fra le 17.15 e le 17.30, tempo massimo consentito dall’impegno che avevo fatto presente già da tre giorni per un incontro nel vicino Teatro Le Stuoie della Domus Pacis Francescana di Assisi.

Ho atteso invano fino alle 17.50, per poi sentirmi dire che avrei dovuto attendere ulteriormente fino alle 18.10. Che cosa avrei dovuto raccontare alle persone che sono venute dall’Umbria e da fuori regione e che erano in teatro in attesa dalle ore 17.00, quindi da oltre 50 minuti? Non sono io che non ho rispettato i patti e gli accordi che erano stati presi nei giorni precedenti, bensì gli autori del programma. E la stessa Barbara che avevo avvertito per questa necessità.

Oltretutto c’è anche da sottolineare un fatto, che la notizia del presunto avvistamento del Padre scomparso, l’ho portata proprio alla Barbara D’Urso per il rapporto di collaborazione ed amicizia che c’è da anni. E in virtù del fatto che si trattava di una notizia importante e di servizio per cercare di far luce nel mistero che avvolge la storia di questo sacerdote.
Ma mi chiedo, il teatro è meno importante della televisione? E mi chiedo ancora: avrei dovuto rinunciare a un contributo per la costruzione dell’ospedale, che viene offerto in ogni presenza quando rendo la mia testimonianza? Ho atteso con pazienza, ma quando ho visto che avrei danneggiato un teatro pieno di gente che aspettava il mio arrivo, ho dato una risposta a chi mi attendeva da oltre un’ora.

Vi racconto queste cose perché rappresentano la verità. In trent’anni di servizi giornalistici non ho mai abbandonato una diretta ma, quando si prendono accordi ben precisi, si devono poi rispettare, considerando che per educazione e per rispetto il teatro ha diritto all’osservanza delle consuetudini e degli orari, soprattutto quando le finalità sono quelle della raccolta fondi benefici. Lo spettacolo il “Teatrolibro” è infatti assolutamente gratuito, nessuno paga il biglietto ed il libro lo compra solo chi lo desidera, nella piena libertà. Spero di avere chiarito i molti interventi che mi avete mandato e che ho letto in queste ore”.