Terremoti in tempo reale: oggi nuove scosse in Emilia e in Umbria

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Oggi, 22 gennaio 2014, quattro scosse sono state registrate al momento in Italia dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma.

La prima, di magnitudo 2.1, è avvenuta alle ore 2,48 della notte appena trascorsa nel distretto sismico della costa siciliana settentrionale ad una profondità dalla crosta terrestre di chilometri 23,3.

I comuni entro la cerchia dei dieci chilometri dall’epicentro sono stati: Castel di Lucio, Mistretta, Motta d’Affermo, Pettineo, Reitano, Santo Stefano di Camastra in provincia di Messina.

Il secondo evento sismico, di magnitudo 2.8, è stato registrato in Val Nerina in Umbria alle ore 6,51 di stamane ed è stato avvertito dai comuni di Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Spoleto in provincia di Perugia e Ferentillo, Montefranco in provincia di Terni.

Il terzo evento sismico, di magnitudo 2.6, è stato avvertito in Emilia alle ore 7,24 nel distretto sismico della Pianura padana emiliana con epicentro a 33 chilometri dalla crosta terrestre.

I comuni vicini all’epicentro della scossa sono stati: Ravenna, Cervia e Cesenatico.

Il quarto ed ultimo evento superiore a magnitudo 2.0 esattamente di magnitudo 2.2 è avvenuto alle ore 7,42 sempre in Umbria nella valle di Gubbio vicino alla crosta terrestre a soli 8,8 chilometri di profondità.

I comuni che hanno avvertito l’evento tellurico sono stati: Pietralunga, Gubbio, Montone e Umbertide in provincia di Perugia e Apecchio, Cantiano e Piobbico in provincia di Pesaro Urbino.

L’area di Gubbio e dei comuni limitrofi è una zona che in questo ultimo periodo è stata oggetto di una intensa attività sismica con scosse anche di forte entità.

Il distretto sismico di Gubbio come anche la zona sul Matese che oggi non ha registrato scosse superiori ai magnitudo 2.0 sono aree costantemente monitorate dagli scienziati dell’Ingv perchè ritenute ad altissimo rischio sismico.

Come più volte scritto, i terremoti non si possono al momento prevedere.

L’unico modo al momento per evitare che una forte scossa di terremoto provochi notevoli danni è la prevenzione.

Il governo italiano e le autorità locali che rientrano nelle zone ad alto rischio sismico devono fare in modo che tutte gli edifici pubblici o privati siano adeguati o costruiti secondo la normativa sismica vigente .

Senza questa necessaria prevenzione in Italia la probabilità che un evento sismico di forte intensa provochi danni sia alle strutture che alle persone è altissima.