Finanziamento pubblico partiti si del Senato, proteste Sel e M5S

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Oggi è stato approvato dal Senato un decreto legge che farà molto discutere e che sta già provocando non poche polemiche.

Il decreto legge in questione è quello presentato dall’onorevole Sergio Boccadutri ex Sinistra Ecologia e Libertà passato nelle fila del Partito Democratico nel 2014.

Il decreto legge consente ai partiti di ricevere, senza che siano esaminati i bilanci, i rimborsi elettorali.

Una boccata di ossigeno per diversi partiti che hanno le casse quasi sempre vuote.

Il decreto legge Boccadutri è stato esaminato e votato dal Senato a tempo di record in sole 5 ore ed ha ricevuto i voti favorevoli di 144 senatori.

I rimborsi elettorali sono relativi agli anni 2013 e 2014 e sono pari a più di 10 milioni per il Senato e a 8 milioni di euro per la Camera.

In aula hanno fortemente polemizzato l’approvazione del decreto legge sui rimborsi elettorali gli esponenti dei gruppi di Sinistra Ecologia e Libertà e del Movimento 5 Stelle.

Uno dei motivi di contestazione dei rappresentati di Sel e del Movimento 5 Stelle è che con l’approvazione del decreto legge non si consente alla commissione competente di esaminare i bilanci dei partiti.

Il finanziamento pubblico dei partito come da legge approvata è stato definitivamente cancellato solo a partire dal 2017.

Il premier Matteo Renzi ha definito le polemiche dei rappresentati di Sel e del Movimento 5 Stelle una pagliacciata.

La replica del Movimento Cinque Stelle non si è fatta attendere ed il senatore Castaldi ha così commentato le parole di Renzi: “L’unica pagliacciata che vediamo è quella di un presidente del Consiglio che mentre parla di immigrazione in Senato, atteggiandosi a grande statista, fa finta di nulla sulla porcata che il suo Pd ha votato”.