Cani in provetta dopo 40 anni di ricerche concepiti i primi 7 cuccioli

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Una nuova frontiera della scienza è stata superata, negli Stati Uniti d’America è nata la prima cucciolata di cagnolini mediante la fecondazione in vitro.

Il risultato incredibile è stato ottenuto da uno dei più prestigiosi istituti di ricerca americani, il Baker della Cornell University.

L’evento della nascita di una cucciolata di Beagle e di Cocker Spaniel in fecondazione in vitro è avvenuto dopo che i ricercatori americani dell’Istituto Baker hanno svolto delle approfondite ricerche per più di 40 anni.

A capo del team di ricerche che ha condotto lo studio sulla fecondazione a vitro per la nascita della cucciolata di Beagle e di Cocker Spaniel vi è una donna, la ricercatrice americana Jennifer Nagashima.

Lo studio sull’eccezionale evento è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Plos One.

I ricercatori hanno reso noto che sono riusciti, mediante la fecondazione al vitro, ad eliminare dal Dna 350 problemi genetici che affliggono i cani ma sono comuni anche nell’uomo.

I ricercatori hanno anche spiegato che il successo della fecondazione a vitro sulla cagnolina che ha partorito una cucciolata di Beagle e di Cocker Spaniel è dovuto anche al fatto che gli spermatozoi che hanno permesso la nascita dei cuccioli sono stati trattati con il magnesio.

Alex Travis, uno dei ricercatori che ha condotto con successo l’esperimento, ha spiegato il motivo dell’uso del magnesio: “L’aggiunta ha permesso di raggiungere un tasso di successo per la fecondazione che varia dall’80 al 90 per cento”.

Il ricercatore americano ha anche detto che: “Era dagli anni Settanta che gli scienziati cercavano di arrivare alla fecondazione in vitro con i cani, ma non c’erano mai riusciti. Si può congelare e utilizzare lo sperma per l’inseminazione artificiale, ma senza la fecondazione in vitro, pur congelando gli ovociti non potevamo usarli”.

Il successo avuto con la fecondazione al vitro da parte dei ricercatori americani può determinare nuovi incredibili scenari come la possibilità di poter scongiurare l’estinzione di specie di cani.