Polizia attenti a busta verde dalla Croazia con una multa, è una truffa

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Attenzione a possibili raggiri che possono arrivare tramite posta. L’ultimo in ordine di tempo che già ha mietuto diverse vittime è una raccomandata proveniente dalla Croazia che contiene una falsa multa da pagare.

La busta è di colore verde lo stesso modello di quelle che arrivano come atti giudiziari in tutta Italia. Sono state diverse le segnalazioni arrivate alla polizia postale che subito ha fatto scattare l’allarme rendendo nota la truffa tramite social.

Una multa come quella inviata da una sede imprecisata della polizia Croata non è valida e non ha alcun effetto legale. Il consiglio della polizia postale è quello, una volta ricevuta la busta verde inviata dalla Croazia, di avvisare il più vicino commissariato di polizia.

La polizia ha ritenuto opportuno sensibilizzare la maggior parte delle persone con una campagna social su Facebook nella quale invita tutti a prestare attenzione alle truffe online che in questi ultimi anni si stanno moltiplicando.

Un’altra truffa questa volta proveniente dalla Croazia che sta colpendo tantissime persone in tutta Italia. La truffa è una multa falsa per eccesso di velocità emessa dalla polizia croata che ammonta intorno alle 200 euro.Sono in tante le persone che ignare hanno già provveduto al pagamento di una multa che in realtà non doveva essere pagata perchè era falsa.

Dopo varie segnalazione sulla truffa sta indagando la polizia postale italiana che sta cercando di individuare i colpevoli.

Una bufala anche nel periodo natalizio è quello che spesso accade. E così, anche quest’anno, puntualmente è arrivata la solita truffa. In questi giorni sta arrivando a casa di alcuni malcapitati una busta verde che contiene l’intimazione a pagare una multa.

La multa sarebbe stata erogata per eccesso di velocità, arriva in una busta verde e la richiesta di pagamento si aggira tra i 184 e i 250 euro. La polizia di Stato che è già stata allertata da alcuni dei soggetti che , loro malgrado, sono stati destinatari di questa truffa, avverte di stare attenti e di non pagare perché l’intimazione è falsa.

Si tratta di una bufala che non ha alcun fondamento di verità. La Polizia ha spiegato dettagliatamente cosa sta accadendo e da cosa mettersi in guardia con un comunicato sulla sua pagina Facebook ‘Agente Lisà, così spiegando nei dettagli: «Viene recapitata a casa una raccomandata in busta verde, di quelle che contengono atti giudiziari (se avete preso mai una contravvenzione al codice della strada, tipo autovelox la riconoscerete) All’interno una comunicazione, tradotta in italiano in cui viene intimato il pagamento di una sanzione per una cifra compresa tra 184 e 250 euro, indicando un Iban italiano».

Sulla pagina facebook della polizia di stato si legge ancora che: «Questa comunicazione non ha alcun valore legale essendo un atto falso». La Polizia di Stato, ancora raccomanda agli utenti che ogni destinatario di questa comunicazione deve immediatamente mettere al corrente la polizia di stato di aver ricevuto questa richiesta di pagamento e assolutamente di non versare alcuna somma.

Dunque, la Polizia di Stato ha allertato la popolazione spiegando ancora che … la raccomandata arriva da Pola, una città che si trova in Croazia ma non ha alcun valore perché si tratta semplicemente di una truffa messa in atto per ricevere soldi senza averne alcun titolo.

La raccomandata che contiene la richiesta di pagamento è corredata di, “Alcuni timbri che potrebbero far pensare la provenienza da qualche autorità … ci sono documenti scritti in croato e in italiano … si richiede il pagamento di una multa per eccesso di velocità, compreso tra € 184,73 ed € 250,65, pena l’avvio di una procedura di pignoramento”.

La polizia di Stato continua a dare le direttive utili per proteggersi da tale truffa dichiarando che “l’atto, ovviamente, è illegittimo. Come nel post precedente il consiglio è quello di non pagare alcuna somma trattandosi di atto extra giudiziale. Si consiglia di comunicare all’Ente che ha mandato la raccomandata di non essere mai stato in Croazia”.