San Cesareo, imprenditore aggredito e minacciato da due usurai

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Un incubo senza fine quello vissuto da un imprenditore edile di San Cesareo, una città in provincia di Roma.

L’uomo si era trovato in grosse difficoltà economiche e per pagare i suoi dipendenti e fornitori per alcune fatture scadute aveva deciso di chiedere i soldi necessari per ripianare i debiti a due usurai. L’uomo era entrato in contatto con uno dei due usurai che si era mostrato molto gentile e desideroso di dare una mano all’imprenditore.

In pochi giorni i soldi richiesti dall’imprenditore erano stati messi a disposizione dello stesso che doveva restituirli con tassi di interesse, secondo gli usurai, molto agevolati. Ma dopo qualche settimana il debito dell’imprenditore con i due usurai era quadruplicato ed era iniziato l’incubo non solo per lui ma anche per sua moglie e i suoi figli.

Dopo pochi mesi l’uomo non era riuscito a far fronte alle richieste degli usurai ed era stato costretto a vendere la macchina intestata alla moglie ed anche un mezzo aziendale. Subito dopo l’uomo è stato a lungo costretto a versare mensilmente gli interessi del prestito che erano altissimi. L’uomo aveva capito di essere finito in una morsa che non avrebbe mai avuto fine e più volte era stato inseguito e picchiato. L’imprenditore ha raccontato ai carabinieri che una volta fu trasportato con forza in una stazione di servizio autostradale dove fu picchiato selvaggiamente tanto da dover ricorrere alle cure dei medici del plesso ospedaliero di Palestrina.

Gli usurai avevano detto all’imprenditore che se nel caso non fosse riuscito a pagare il suo debito, una soluzione poteva essere far prostituire sua moglie. Ma anche la vita dei familiari dell’imprenditore era diventata un infermo. I figli erano spesso attesi dai due usurai fuori dalla loro scuola e i malviventi avevano iniziato ad inseguire anche la moglie dell’uomo.

Molte erano le minacce telefoniche che quotidianamente l’imprenditore riceveva. L’imprenditore ha deciso di farla finita e si è rivolto ai carabinieri di Palestrina che, dopo qualche mese di indagine, hanno arrestato i due usurai con l’accusa di estorsione in concorso, usura e lesioni personali.

I due usurai arrestati sono un uomo di 36 anni di origini napoletane e un ragazzo di 29 anni di Palestrina.