Usa, ragazza scrive al capo perché ha uno stipendio da fame, dopo due ore viene licenziata

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Una storia incredibile quella che stiamo per raccontare. Una giovane ragazza che di lavoro faceva la centralinista di Eat24 ha cercato di spiegare la sua situazione economica a Jeremy Stoppelman amministratore delegato della grossa società in cui lavorava.

La ragazza che si chiama Talia Jane ha inviato una lettera al suo capo nella quale spiegava che non lo stipendio che percepiva riusciva solo a pagare l’affitto di un monolocale alla periferia di San Francisco ed ogni giorno era costretta ad acquistare solo del riso per sfamarsi.

La sua paga da fame era di 8 dollari e cinquanta ogni ora che prestava servizio. La ragazza nella lettera ha anche rivelato che con lo stipendio che percepiva non riusciva nemmeno a pagare l’abbonamento per i mezzi pubblici necessari per raggiungere il posto di lavoro. L’amministratore delegato della società aveva raccontato qualche giorno prima ai suoi dipendenti  di aveva comprato un app per ordinare pranzo e cena direttamente da casa per il faraonico prezzo di 300 milioni di dollari.

La lettera di Talia Jane indirizzata all’amministratore delegato della società era la seguente: “Da quando ho questo lavoro mangio solo riso. Hai appena speso 300 milioni di dollari per comprarti una app che ti porta il cibo e casa e una delle tue impiegate non ha nemmeno i soldi per fare la spesa?”.

La lettera dalla ragazza è stata pubblicata su Facebook e dopo poche ore è stata condivisa da tantissime persone. Solo però dopo due ore la ragazza ha postato un nuovo messaggio nel quale rendeva noto che era stata licenziata. L’azienda non ha voluto fornire le motivazioni del licenziamento affermando però che i motivi per il quale la ragazza non lavorerà più per la società non sono derivati dalla pubblicazione della lettera: “La pubblicazione della lettera non è la motivazione per cui Talia Jane è stata licenziata. Però ha ragione, i costi a San Francisco sono troppo alti e da tempo stiamo cercando di far notare questa cosa”.