Reggio Calabria, Renzi contestato all’inaugurazione museo, solo passerelle serve lavoro

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Il premier ha trascorso una giornata nell’estremo sud d’Italia visitando alcune città italiane dove la crisi in questi anni si è fatta molto sentire.

Matteo Renzi è stato a Reggio Calabria e a Catania due città che hanno un altissimo numero di disoccupati e dove il lavoro è diventato una chimera. Renzi ha parlato della mafia di quello che determina il suo sistema e di come sconfiggerla. Il premier ha detto che la lotta alla mafia va condotta senza pietà: “come priorità di tutti, di tutte le persone perbene e non di alcuni contro altri”.

Il premier, sollecitato da tantissime persone presenti, ha parlato di come risollevare il Sud dalla crisi nera nella quale versa da parecchi anni. Matteo Renzi ha detto che il governo ha già stanziato 800 milioni per il rifacimento delle strade siciliane e altri 740 milioni per quelle in provincia di Catania.

Matteo Renzi ha detto che: “l’Italia che vuole farcela, riprendersi il futuro non ceda al piagnisteo, alle polemiche o a chi pontifica senza sporcarsi le mani”.

Matteo Renzi è stato nell’estremo mezzogiorno per la firma con i sindaci di Reggio Calabria, Catania e Palermo del patto per il Sud. Il premier, oltre ad aver visitato Catania e Reggio Calabria, è stato anche al viadotto Himera.

Renzi ha firmato l’accordo per il Sud con i sindaci Giuseppe Falcomatà, Enzo Bianco e Leoluca Orlando.

Il premier ha fatto visita anche alla tomba di Pio La Torre segretario regionale del PCI assassinato dalla mafia il 3° aprile 1982.

Matteo Renzi ha detto che la sua visita a Reggio Calabria, Catania e Palermo non è avvenuta per fini elettorali, perché si voterà tra due anni, nel 2018 o per inaugurare grandi opere ma solo per constatare lo stato dei luoghi di una parte d’Italia che sta soffrendo.

Ai giornalisti ha risposto anche sulla creazione del Ponte sullo Stretto ed ha detto che, per il momento, non è una priorità: “Quando finalmente avremo sistemato la Calabria e la Sicilia potremo affrontare la questione del Ponte, ma prima dobbiamo togliere di mezzo quello che è rimasto fermo per troppo tempo”.

Renzi ha anche dichiarato che prima di intervenire sul ponte sullo stretto bisognerà sistemare il ponte crollato del viadotto Himera che si trova sull’autostrada A10 che collega Catania a Palermo.

Renzi ha dichiarato che “Prendiamo l’impegno: mai più scandali come quelli a cui abbiamo assistito, mai più viadotti che crollano, non ci sono i cittadini di serie A al Nord e di serie B al Sud, c’è l’Italia tutta intera” ricorda Renzi. Per poi alzare il tiro: “E’ scandaloso pensare che negli ultimi 10 anni non c’è stata crescita, perché non si sono spesi i fondi stanziati dall’Ue. E’ vergognoso che si siano sprecate risorse nostre”.

Il premier ha anche parlato del Jobs Act che “Ha creato pochi posti? Sono persone non numeri”.

Il premier è stato anche all’inaugurazione del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, uno dei musei più belli d’Italia che ha tra le tante opere anche i Bronzi di Riace.

La sicurezza del Presidente del Consiglio ha preferito che Matteo Renzi per motivi di sicurezza entrasse dalla porta di servizio.

Fuori dell’ingresso del Museo c’erano tanti lavoratori che hanno contestato il premier:  “Questa terra non ha bisogno di passerelle ma di lavoro“.

La situazione è diventata incandescente quando i manifestanti hanno capito che il premier era entrato da una porta secondaria: “C’è la gente che sta morendo di fame e qui si fanno le inaugurazioni. È una vergogna: Stato italiano, Stato di merda. Questa terra non ha bisogno di passerelle ma di lavoro”.

Matteo Renzi all’inaugurazione del museo ha parlato della contestazione: “Se vogliamo che non solo il Crotone torni in serie A, ma che lo faccia l’intera Calabria, dobbiamo prendere un impegno tutti insieme. Per i prossimi due anni mettiamo da parte le polemiche e lasciamole ai professionisti che vivono nel mondo dei no. Dico solo basta a chi racconta il Sud come un luogo dove va tutto male. A questi io dico di provare a dire per una volta sì”.