Bari, sequestrati 550 grammi di tritolo servivano per far saltare in aria il procuratore di Napoli, l’attentato doveva avvenire a Gioia del Colle

Bari, sequestrati 550 grammi di tritolo servivano per far saltare in aria il procuratore di Napoli, l’attentato doveva avvenire a Gioia del ColleUna rivelazione sconvolgente è stata resa nota dalla Dda di Bari. Un collaboratore di giustizia, affiliato dell’organizzazione mafiosa della Sacra Unita, ha detto che nel 2015 in cella sarebbe diventato amico di uomini vicini alla Camorra i quali parlavano di un attentato ad un magistrato napoletano.

Sembrerebbe che l’obbiettivo della Camorra fosse quello di uccidere il procuratore di Napoli, Giovanni Colangelo.

L’indagine è affidata al pubblico ministero dell’Antimafia di Bari Roberto Rossi che ha reso noto che i 550 grammi di tritolo sequestrati nelle vicinanze della villa di un boss di Gioia del Colle, in provincia di Bari, erano destinati per compiere l’attentato al procuratore di Napoli.

Il pentito avrebbe rivelato che l’attentato doveva avvenire proprio a Gioia del Colle. Gli uomini della Camorra avrebbero studiato per mesi gli spostamenti del procuratore Giovanni Colangelo ed avrebbero scelto di colpirlo proprio a Gioia del Colle.

Secondo quanto spiegato dagli inquirenti: “L’esplosivo avrebbe potuto distruggere negozi, palazzine, autoveicolo anche blindati”.

In seguito al ritrovamento a Gioia del Colle di 550 grammi di tritolo furono arrestati il boss Amilcare Monti Condesnitt. Antonio Saponaro, di 35 anni e Paolo Paterno di 33 anni entrambi di Bari, Giuseppe Piscopo, 24enne di Bitonto e Francesco Paolo Ciccarone, 40enne di Santeramo in Colle

Le indagini ebbero inizio dopo l’attentato avvenuto il giorno di San Valentino a Giuseppe Drago.