Oggi si è votato dalle ore 6,30 alle 22,00 in Sardegna per l’elezione del Presidente della Regione e dei componenti del nuovo consiglio regionale.

Il risultato non appare di certo scontato con le coalizioni di centrodestra e centrosinistra, che sembrano dai primi exit poll quasi in parità, con in leggerissimo vantaggio la prima, ma la vera sorpresa, potrebbe essere Michela Murgia.

Gli aventi diritto al voto in Sardegna in totale sono quasi unmilione e mezzo di elettori ma l’affluenza alle urne oggi alle 22,00  è stata pari al 53%

Domani, 17 febbraio 2014, alle ore 7,00 avrà inizio lo spoglio delle schede votate e comincerà l’affluenza dei dati ufficiali che potranno essere visibili aggiornati in tempo reale sul sito del ministero dell’Interno al seguente link   www.elezioni.interno.it

Si sono presentati ai nastri di partenza in questa competizione, la prima con Matteo Renzi segretario del Pd e proprio da domani nuovo presidente del Consiglio dei Ministri,  Francesco Pigliaru candidato della coalizione di centrosinistra formata da Pd, Sel, Italia dei Valori, Partito Socialista Italiano, Rifondazione Comunista ed altri partiti minori.

Il Presidente uscente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci sostenuto dal Pdl, Udc e Fratelli d’Italia, mentre il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano non  è riuscito a presentare la propria lista in tempo utile.

Michela Murgia candidata del movimento Sardegna Possibile nota scrittrice e vincitrice del Premio Campiello del 2010.

Mauro Pili che è sostenuto dal movimento Unidos, Gigi Sanna  sostenuto dal Movimento Zona Franca e Pier Franco Devias sostenuto da  Fronte indipendentista Unidu.

Per divergenze interne non ha presentato a queste elezioni nessun candidato e nessuna lista con il proprio simbolo il Movimento Cinque Stelle che alle scorse elezioni politiche aveva stravinto in Sardegna ottenendo più del 29% dei voti.

La Sardegna secondo la legge elettorale in vigore è stata suddivisa in otto circoscrizioni.

Riceve il premio di maggioranza la coalizione che riceve più del 40% dei consensi ottenendo dei 60 consiglieri totali 36, se risultasse vincente una colazione od un partito o movimento con un consenso tra il 25% e il 40%  otterrebbe la maggioranza del consiglio composta da 33 consiglieri.