L’annuncio del Ministro della pubblica istruzione Giannini di annullare dal prossimo anno accademico i tanto chiacchierati test di medicina  ha suscitato numerosi commenti alcuni postivi altri meno.

La Giannini la settimana scorsa ha reso noto l’abolizione del numero chiuso per la facoltà di medicina con la possibilità della libera iscrizione per tutti gli studenti che vorranno tentare la carriera di medico.

La riforma del numero chiuso, ha assicurato la Giannini, sarà resa pubblica entro fine luglio.

Le ipotesi più accreditate, in attesa dell’ufficialità, sono che le selezioni, per riportare il  numero degli studenti ai parametri europei, si faranno in due fasi la prima dopo solo sei mesi e la seconda alla fine dell’anno accademico.


Il nuovo metodo di selezione premierà gli studenti che avranno sostenuto più esami ottenendo ottimi voti e frequentando in maniera assidua le lezioni.

Le associazioni sindacali dei studenti si sono dichiarate subito favorevoli alla decisione del nuovo ministro della pubblica istruzione, invece contrari si sono dichiarati i professori universitari per l’impossibilità oggettive di tutte le aule degli atenei presenti in Italia di ospitare un numero così elevato di studenti, si prevede che l’anno prossimo si iscriveranno a medica circa in 80.000, vista la possibilità di iscriversi liberamente.

Intanto i ricorsi presentati da codacons e da alcune associazioni studentesche per i test di medicina per le gravi irregolarità riscontrate a Bari presso saranno discussi dal Tar.