Riforma pensioni 2014: ultime novità referendum abolizione Fornero, prepensionamento statali, Quota 96, donne e precoci

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La proposta di un referendum per l’abolizione della legge Fornero da parte della Lega Nord ha avuto un enorme successo in tutta Italia tanto che in molti comuni i moduli per firmare il consenso sono terminati.

Il quorum necessario è di cinquecentomila firma da raccogliere come termine ultimo entro domani 3 giugno 2014 ma i ben informati e fonti vicine ai vertici della Lega Nord dicono che si è vicinissimi al raggiungimento della soglia prevista dalla Costituzione.

E’ possibile firmare presso tutte le sedi dei comuni d’Italia da Nord a Sud isole comprese o nei gazebo predisposti in molte città italiane.

Per avere maggiori dettagli su come e  dove firmare per il referendum è possibile consultate il sito ufficiale della lega www.leganord.org e www.vieniafirmare.org o chiedendo informazioni e al numero verde 02.66.234.234.


Intanto l’esecutivo Renzi si rimette in moto per le riforme, la prossima sarà quella relativa alla pubblica amministrazione che potrebbe già determinare novità essenziali ai fini pensionistici per i lavoratori statali.

Come più volte ribadito dal ministro della pubblica amministrazione Anna Maria Madia il governo ha intenzione di introdurre per un elevato numero di statali, si parla di 25.000 unità, il prepensionamento che permetterebbe a tutti i lavoratori e lavoratrici ai quali mancano massimo un anno e mezzo  per raggiungere il requisito anagrafico di essere accompagnati alla pensione.

Anche sul fronte privato il ministro del welfare Giuliano Poletti intende proporre il prepensionamento per salvaguardare categorie come gli esodati che sono rimasti senza nessuna forma di sostentamento dopo l’entrata in vigore dell’attuale riforma pensionistica.

Il prepensionamento dovrebbe essere proposto a chi ha compiuto il sessantesimo anno di età ed ha raggiunto il massimo dei contributi ma non chiaramente il requisito anagrafico previsto dalla riforma Fornero.


Potrebbero aderire al prepensionamento, che sarà facoltativo non obbligatorio,  anche altre due categorie di lavoratori enormemente svantaggiate dalla riforma Fornero, i Quota 96 del comparto scuola e i lavoratori precoci.

Prima della presentazione del prepensionamento che dovrà avere il via libera dall’esecutivo lo staff del ministro sta cercando in collaborazione con il ministero dell’economia i fondi necessari per il finanziamento della proposta.