Sciopero Natuzzi l’azienda annuncia esubero 1726 lavoratori l’interventi della Regione Puglia e del Ministero Sviluppo Economico

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Un’ altra bella botta in ambito emergenza lavoro per la nostra già disastrata regione: l’azienda Natuzzi comunica l’esubero di 1726 lavoratori e chiede l’intervento della Regione Puglia e del Ministero dello Sviluppo Economico: nonostante i colloqui fra i sindacati e la regione delle scorse settimane, la Natuzzi azienda pugliese proprietaria del marchio “ Divani & Divani “ , ha dichiarato un esubero dei dipendenti nella misura di oltre 1.700 unità manifestando l’intenzione di chudere 2 fabbriche su cinque e di ridimensionare un terzo stabilimento.

La società lo ha reso noto alla conclusione di una riunione tenutesi presso la Confindustria a Roma ed i sindacati di categoria hanno già annunciato per domani uno sciopero generale.

Saranno messi in mobilità immediata secondo il piano 1.580 operai e 146 amministrativi con la conseguente cessazione di due stabilimenti che producono divani nella fattispecie quello di Ginosa in provincia di Taranto a partire da ottobre 2013 e quello di La Martella in provincia di Matera a far data da aprile 2014. Lo stabilimento di Matera Iesce verrà ridimensionato a marzo del 2014.

La cassa integrazione straordinaria scadrà ad ottobre 2014 e l’azienda precisa che: “ L’attuale forza lavoro non è sostenibile e non può più essere mantenuta ricorrendo alla cassa integrazione straordinaria che nel 2012 ha riguardato 1.450 lavoratori, 674 dei quali a zero ore .

Secondo Natuzzi la causa di questa crisi è da attribuirsi alla globalizzazione ed all’operato non proprio corretto dei paesi emergenti che hanno fatto crollare in Puglia e Basilicata il numero di aziende che operano nel settore del mobile imbottito facendolo precipitare da 520 a 100, con conseguente drastica riduzione defli addetti che sono passati dai 14 mila del 2000 ai 6 mila del 2012.

La Natuzzi impiega fra indotto e diretti 4.515 persone ed ora in virtù di tutta questa riorganizzazione strutturale prevede di continuare a sostenere soltanto 2.789 dipendenti.

Per domani dunque è stato indetto uno sciopero dai sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil chiedendo contestualmente alla presidenza del Consiglio e ai Ministeri dello svilupo economico e del lavoro l’apertura di un tavolo di trattative  alla presenza dei presidenti della regione Puglia e Basilicata.

Le notizie diramate dall’ Istat questa mattina non fanno che confermare lo stato di crisi in cui il nostro paese versa: a fine maggio il tasso di disoccupazione in Italia si attestava sul 12,2 % nuovo triste record dal primo trimestre del 1977.

Una nota della Filca Cisl annuncia che è stata convocata dal ministero dello Sviluppo Economico a Roma venerdi 5 luglio, una riunione che coinvolge azienda e sindacati sulla questione Natuzzi, a seguito  di quanto dicevamo prima e cioè dell’ annuncio dato ieri di 1.726 licenziamenti, della chiusura di due stabilimenti e di un terzo che sarà fortemente ristrutturato.

Dunque anche l’azienda di Santeramo in Colle (BA) quotata a New York da tutti definita l’isola felice in un sud martoriato dalla scarsità di lavoro, è crollata sotto i colpi di una crisi feroce.

E nella sede centrale 400 operai in assemblea permanente vanno avanti nella protesta…