Diritto all’oblio: ultime notizie Google invasa dalle richieste

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AGGIORNAMENTO: Sembra che gli utenti di internet si sono scatenati dopo l’introduzione di Google news del modulo per la richiesta di cancellazione dei link che potrebbero contenere dati sensibili e violare la privacy dell’utente in prima mattinata erano da dati certi in 40.000 le richieste che in pochissime ore sono arrivate a superare il numero di  41.000 moduli compilati in attesa di una risposta dalla comisione esaminatrice di Google.

Il boom di internet non conosce soste si pensa che dagli adolescenti alle pensioni più anziane ora tutti facciano uso del web per ricerche, per contatti e per comunicare.

In molti oramai le notizie le leggono solo ed esclusivamente via web e a questa tendenza si stanno attrezzando anche i giornali che stanno pian piano abbandonando il cartaceo privilegiando il web.

L’uso del web sta sempre più prendendo piede nella vita quotidiana di tutte le persone.

Sono centinaia di milioni le persone che navigano sul web per utilizzare i social network, come Facebook e Twitter, o per conoscere in anteprima le notizie provenienti dal tutto il pianeta quasi in tempo reale.

Navigando però si lascia traccia di dati sensibili come il proprio nome cognome o determinate circostanze della propria vita.

Su questa violazione della privacy si è espressa recentemente la corte Europea che ha sentenziato che l’utente può richiedere la cancellazione del link contenente i suo i dati sensibili ai motori di ricerca.


Google si è subito adeguato inserendo nell’opzioni un modello per la richiesta di cancellazione di un link contente dei dati sensibili di un singolo cittadino.

Il modello deve essere compilato in ogni sua parte e bisogna allegarli una copia di un documento di identità e i motivi della richiesta della cancellazione.

Sono solo quattro giorni passati dall’introduzione del modulo per la richiesta di cancellazione dei link da parte di google e sono arrivate già 40.000 richieste di cancellazione un numero da guinness dei primati.

Il Diritto all’Oblio questo è  il nome dato dalla corte suprema alla difesa di ogni cittadino della propria privacy su internet ha determinato un numero consistente di richieste di cancellazioni a Google che dovrebbe iniziare a provvedere ad evaderle per la prima metà di giugno prossimo.

Le richieste provenienti da tutto il mondo dovranno essere prima valutate da una commissione appositamente creata dal colosso di Mountain View e poi avranno inizio le cancellazioni.

I paesi europei dai quali sono arrivati maggiori richieste a Google di rispetto del diritto d’oblio sono Inghilterra e Germania.