Fiorello e il suo segreto, “Sarei dovuto diventare un medico chirurgo”
Fiorello ha parlato della sua vita nel fuorionda di giovedì della seguitissima trasmissione VivaRaiPaly” che conduce da qualche mese.
Il famosissimo showman, ha rivelato che avrebbe tanto voluto fare il medico chirurgo e usare Pinze e tamponi ma invece la musica e le telecamere lo hanno reso famoso.
Poi ha anche parlato del Festival di Sanremo che lo vedrà sicuramente protagonista di una puntata. Fiorello ha detto di essere contentissimo che a condurre “L’atro Festival” sarà Nicola Savino un suo fraterno amico.
Fiorello ha anche parlato di chi farà la conduttrice affiancando Amadeus e del dilemma Diletta Leotta si, Diletta Leotta no.
Lo showman ha anche parlato del suo passato: “Negli anni Ottanta arrivai a Milano come oggi i migranti arrivano in Italia con i gommoni. Non capivo una parola del milanese, ero più al Nord del Nord, perché fino a quel giorno per me il più settentrionale di tutti era un nostro lontano parente di Messina. In coda dal fornaio, in tanti mi passavano davanti, non mi spiegavo. Poi mi si avvicina il panettiere e mi fa ”Fiou, ma ciapa su il numeretto! Un’ora d’attesa per una rosetta. Adesso che sbarcano in tanti però lo svizzero sono io. Ha pensato Giorgio Napolitano a vendicare anche noi siciliani facendo condannare a 18 mesi per vilipendio Umberto Bossi (graziato giorni fa dal presidente Mattarella, ndr) che lo aveva chiamato terrone”.
Ricordando che proprio in quel tempo era inseparabile da Savino: “Sceglievamo alberghi a mezza stella, un freddo cane. I portachiavi li reggevamo in spalla, tanto pesavano. Sulle federe dei cuscini era stampata la sindone di chi ci aveva preceduto. Fuori budget”.