Ultimi sondaggi politico elettorali, il centrodestra perde in Emilia ma può sorridere, Pd cresce, crisi nera M5S

Sicuramente i sondaggi di oggi 28 gennaio 2020 possono tranquillamente far sorridere tutto il centrodestra. Non vi è dubbio che la sconfitta in Emilia Romagna bruci ma i sondaggi a livello nazionale dicono che il centrodestra è vicinissimo alla maggioranza assoluta nel paese.

La Lega, due giorni dopo le elezioni in Emilia Romagna e in Calabria nei sondaggi non perde quasi nulla. Le stime di Mg Research vedono il partito di Matteo Salvini oscillare in una forbice tra il 28,5% dei consensi e il 32,5%.

Una percentuale altissima che consentirebbe senza ostacoli al partito di Salvini di essere il primo in Italia senza rivali.

L’altro partito che sta avendo in questo particolare momento un boom incredibile, senza togliere voti alla Lega è Fratelli d’Italia che viene dato tra il 9 e il 13%. Un risultato eccezionale per Giorgia Meloni che potrebbe prospettare in un prossimo futuro una possibile candidatura della leader di Fratelli d’Italia come Premier del paese, sarebbe la prima donna della storia del nostro paese.

Forza Italia, dopo l’ottimo risultato in Calabria, riesce a rimare a galla con una forbice tra il 4,5 e il 6,5% delle intenzioni di voto.

Il voto del 26 gennaio ha fatto tirare un grosso sospiro di sollievo in casa Pd mentre nel M5S la situazione è diametralmente opposta.

Il Pd ha vinto con uno dei suoi esponenti di spicco in Emilia Romagna riuscendo a contenere l’urto di Matteo Salvini. Ora però come ha più volte detto Zingaretti, sembra l’ora che i Dem cambiano pelle e diventino un nuovo partito progressista che includa il movimento delle Sardine e forse anche parte dei grillini orfani di Beppe Grillo.

Il Pd si attesterebbe tra il 25 e il 27% dei sondaggi, determinante sarebbe l’apporto delle Sardine.  Altri partiti di centrosinistra invece non se la passano alla grande…Italia Viva di Renzi si attesterebbe tra il 2,5 e il 4,5% delle intenzioni di voto come del resto Azione di Calenda che riuscirebbe a ottenere il 3,5% delle intenzioni di voto.

Cala in modo vertiginoso il M5S con un valore tra il 8,5 e il 10,5% delle intenzioni di voto.