Coronavirus in Italia, Salvini sullo stanziamento del governo di 3,6 miliardi “Per l’economia italiana è come dare un’aspirina a chi ha la broncopolmonite”

Salvini passa al contrattacco del governo ed è molto critico sullo stanziamento da parte dell’esecutivo di 3,6 miliardi di euro per soccorrere l’’economia italiana malata.

Matteo Salvini ha ripetuto che il problema non riguarda solo le zone rosse ma tutta l’Italia. Il leader della Lega ha detto che in Sardegna stanno già arrivando le prime disdette per il mese di luglio e agosto.

Il leader del Carroccio ha voluto precisare che: “Stanziare 3,6 miliardi di euro per soccorrere l’economia italiana, in ginocchio per il coronavirus, è come dare un’aspirina a chi ha la broncopolmonite. Servono almeno 50 miliardi”.

Salvini ha ribadito il suo pensiero: “Il turismo è in ginocchio, già arrivano le disdette per luglio e agosto in Sardegna”, ha aggiunto. “Il problema non riguarda solo quei 10 comuni della Lombardia e del Veneto, ma è nazionale”.

Secondo il leghista serve un piano straordinario per aiutare liberi professionisti e artigiani.

Il viceministro dell’economia Antonio Misiani ha così replicato alle parole di Salvini: “La Manovra da 3,6 miliardi verrà approvata entro questa settimana. E siamo il primo Paese europeo a farlo. Stiamo affrontando con tutte le nostre capacità la emergenza, monitorando passo dopo passo. E’ assolutamente indispensabile condividere con le organizzazioni economiche sindacali le priorità per far ripartire il Paese”,

Anche un altro leader del centrodestra sta chiedendo a gran voce un intervento massiccio per cercare di aiutare l’economia italiana.

Silvio Berlusconi ha dichiarato che ha depositato al Parlamento Europeo un’interrogazione per sollecitare un intervento rapido dell’Unione Europea: “L’Italia, primo Paese europeo colpito dal Covid-19, rischia di perdere tra 1 e 3 punti di Pil per gli effetti su produzione industriale, Pmi, trasporti, turismo e agricoltura. Quando si verificano circostanze eccezionali come quella di una epidemia su scala europea e mondiale, è chiaro che l’insieme di regole europee di finanza pubblica devono essere momentaneamente sospese”.