La Codogno di Puglia, Emiliano vuole la zona rossa a San Marco in Lamis, tutta colpa di un “catastrofico errore”, celebrati i funerali di un uomo morto per il coronavirus alla presenza di centinaia di persone

Sembra che stia per arrivare anche in Puglia un provvedimento di limitazione alla circolazione delle persone per un paese sul Gargano.

Si tratta di San Marco in Lamis, una città di 14 mila abitanti che è stata ribattezzata la Codogno di Puglia. La colpa di una richiesta simile è dovuta secondo Michele Emiliano, da un “catastrofico errore” del medico legale.

Sono stati autorizzati i funerali di un uomo di 75 anni, molto conosciuto in paese, alla presenza di tantissimi concittadini che poi si è scoperto essere morto per il Coronavirus.

Il virus si sarebbe propagato nel paese in maniera incontrollata. Ci sarebbero in paese già quattro contagiati, due parenti del defunto, la moglie e il suo medico di base ma è un numero destinato a crescere.

A raccontare l’accaduto è stato lo stesso Michele Emiliano: “Per una serie di assurdità era stato effettuato il tampone e poi in maniera incredibile il cadavere era stato rilasciato per i funerali prima di avere l’esito del tampone. Chiaro che di fronte a un catastrofico errore del medico legale di questo tipo non c’è rimedio”.

Dell’uomo morto per il coronavirus sono stati ricostruiti i movimenti. L’uomo, un ex dipendente pubblico, si era recato, agli inizi di febbraio, a Cremona ed era tornato in Puglia il 16 febbraio.

L’uomo aveva comunicato al suo medico di base di essere stato in una zona ad alto rischio di contagio. Subito dopo il rientro ha iniziato a sentirsi male fino alla sera del 27 febbraio giorno in cui è morto.  Il 3 marzo sono stati celebrati i funerali, tre ore prima di conoscere l’esito del test che poi è risultato essere positivo.

L’uomo era conosciutissimo in paese e al suo funerale hanno partecipato in molti, abbracci e baci e per Emiliano diffusione del virus.

La regione Puglia ha chiesto l’istituzione di una zona rossa.