Emergenza Covid-19, Emiliano annuncia il lancio di un’app per monitorare i pazienti positivi al loro domicilio

 

Ad annunciare il lancio di una nuova piattaforma digitale che consente il monitoraggio dei pazienti positivi al Covid-19 è stato il governatore della regione Puglia Michele Emiliano con il seguente post sui social:

“Abbiamo creato in Puglia la prima soluzione per monitorare “a casa” i pazienti costretti alla quarantena per il Covid-19 grazie alla piattaforma di teleassistenza clinica H-Casa.

Questo sistema nato per l’emergenza ci consentirà di essere più vicini ai pugliesi grazie all’innovazione tecnologica e potrà essere utilizzato in futuro anche per le patologie Non-Covid.

A testarlo per la prima settimana saranno i cittadini più fragili, malati rari e pazienti oncologici.

Entro dieci giorni il sistema si estenderà anche ai pazienti positivi al virus e isolati a casa, con il telemonitoraggio del proprio medico curante.

COME FUNZIONA #ACCASA

La soluzione si basa su un duplice livello di assistenza, che comprende:

 una web app a uso del cittadino, per procedere ad una prima auto-diagnosi informativa mediante questionario, stabilendo un contatto con il medico di famiglia che, se opportuno, lo ricontatterà per eseguire un pre-triage telefonico;

 un portale web per gli operatori sanitari che consente di analizzare e categorizzare le informazioni fornite dai cittadini in sede di pre-triage per il monitoraggio della sintomatologia, di programmare eventuali interventi domiciliari di supporto specializzato (es. tampone, farmaci e ausili) e, conseguentemente, di attivare il teleconsulto (audio e/o video) e telemonitoraggio;

 dispositivi di diagnostica-strumentale per la trasmissione di dati clinici dal domicilio del paziente in piattaforma.

Nei giorni scorsi sono state recapitati ad AReSS i primi mille pulsossimetri bluetooth che serviranno per i casi più semplici di telemonitoraggio domiciliare e sono già nella disponibilità dell’Agenzia cento kit più avanzati, una sorta di minilaboratori, da utilizzare per pluralità di pazienti nelle residenze per anziani e pazienti fragili.

Il progetto non si ferma alla fase emergenziale. Nelle fasi di rientro dalla pandemia i dati raccolti potranno essere utilizzati sia per studi epidemiologici sia per migliorare le metodologie messe in campo per affrontare il contagio.