Renato Zero asfalta Achille Lauro: «Io non ero un clown” , interviene J-Ax e difende Achille Lauro “Ridicoli”

Renato Zero sta per compiere 70 anni e ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

Renato Zero, infatti, è un po’ contrariato perchè le sue canzoni non passano mai in radio e a questo proposito dice che le radio: «non accarezzano gli artisti, d’altronde, abbiamo visto i nostri De Andrè, Guccini e Lauzi essere dimenticati da queste radio che pur essendo libere hanno perso l’abitudine di far sentire ciò che questo Paese ha cantato. La monnezza, per cortesia, lo dico alle radio, le lascino agli inglesi”

E poi ripercorrendo la sua vita artistica dice: “Cantare la protesta funzionava bene negli anni ’70, quando non venivano messi sotto risonanza magnetica gli artisti e prima che la protesta diventasse scomoda e pilotata, come alle feste dell’Unità, dove non ho mai preso parte per una posizione precisa».

A proposito dei talent, invece, dice: « reputo operazioni incomprensibili: noi volevamo fare accademia con Fonopoli e non ce l’hanno fatto fare. Guai agli italiani se diventano colti, poi cosa succede alla politica?».

Invece ai ragazzi dice: «lasciate la paraculaggine e sappiate aspettare il vostro turno. I soliloqui sterili non servono e non serve montarsi la testa».

Renato Zero spara contro Achille Lauro e non accetta il paragone con lui

Renato Zero non ha usato mezze parole contro Achille Lauro e ha detto: “Achille Lauro? Riesce ad affermarsi con poco. Io mi sono fatto il mazzo. Cantavo la periferia, non ero un clown”

E poi aggiunge: “Quando ho iniziato io dovevano sgomberare le piste dei locali, non c’erano palcoscenici. Sfollavano la pista da ballo e io cantavo con solo un revox, nella mia nudità coperta di piume. Non giocavo a fare il clown della situazione, io cantavo le problematiche della periferia, della borgata della gente emarginata”.

A proposito della musica e di come viene fatta oggi dice: “Non si può fare la musica chiusi in una stanza, soli davanti al pc, perché così diventa un soliloquio sterile. E la facilità di visibilità che hanno oggi i ragazzi rischia di bruciarli troppo presto”.

J.Ax contro le idee di Renato zero su Achille Lauro

J-Ax non è d’accordo con le affermazioni di Renato Zero e con chi le ha commentate a Storie Italiane e cioè Roberto Alessi e Don Backy e così scrive sui social: “Si stanno facendo tutto un viaggio, con vent’anni di distanza rispetto all’America dicendo delle castronerie allucinanti e offendendo Achille Lauro sotto tutti i punti di vista. […] ‘I giovani hanno perso d’identità’? Fatevelo dire da uno che non è giovane: voi che cosa facevate negli Anni Sessanta e Settanta quando c’erano il rock e il punk? Parlavano d’amore quei testi? Non siete andati oltre le canzoni d’amore di regime che piacevano tanto.” E poi per finire: “Non capite il contesto delle canzoni, a volte le cose non vanno prese alla lettera però, quando lo fanno americani e inglesi, il vostro provincialismo dice che quella è arte. Siete ridicoli!”