“Vita in diretta” momenti di tensione, Claudia Mori fuori di sè telefona a Matano “E’ vergognoso”

Vita in diretta” è ormai iniziato e ha preso il posto di “Vita in diretta estate” che ha fatto compagnia, appunto per tutta l’estate, con i due conduttori che sono piaciuti tantissimo al pubblico, Andrea Delogu e Marcello Masi. All’ultima puntata Andrea Delogu si è molto commossa e ha fatto un gesto davvero bellissimo che ha emozionato tutti e che ha confermato che la sintonia tra i due conduttori era reale e sincera: si è avvolta ne cellophane e ha coì potuto abbracciare il suo collega senza infrangere le regole anticovid.

Alberto Matano conduce da solo “Vita in diretta”

Alberto Matano è un bravissimo giornalista che quest’anno conduce da solo “Vita in diretta”.

L’anno scorso era al fianco di Lorella Cuccarini e l’accoppiata non è stata affatto felice, infatti, nonostante le apparenze di serenità dovute certamente alla professionalità di entrambi, quando la trasmissione è terminata sono venuti fuori tutti i dissapori e i rancori che evidentemente serpeggiavano e che hanno fatto capire come stavano esattamente le cose tra i due.

Lorella Cuccarini ha lamentato, a forte voce, che il trattamento che le è stato riservato da Matano non le è piaciuto affatto e lui, di contro, ha negato tutto sostenendo che le accuse mossegli di maschilismo e di ego smisurato sono assolutamente infondate.

Claudia Mori telefona a Alberto Matano e dice “ E’ vergognoso

Ieri, durante la puntata di “Vita in diretta” c’erano come ospiti in studio Alda D’Eusanio e Roberto Poletti con i quali Alberto Matano ha discusso su quanto sia giusta o meno la protesta delle studentesse di Milano contro la regola, scolastica di non poter indossare la minigonna in classe.

Ad un certo punto ha telefonato in studio Claudia Mori molto indignata e ha detto: «È vergognoso che nel 2020 ci si chieda se le donne possono indossare la minigonna … È una vergogna che si parli ancora della minigonna in questi termini. La donna si deve vestire come vuole, perché sa come vestirsi a seconda della situazione. Se io a scuola me la voglio mettere, la metto. Se al professore cade l’occhio, è lui il malato».

E poi ha anche aggiunto: «È pericoloso dire che l’occhio cade lì. La donna esattamente come l’uomo si deve vestire come ritiene opportuno. La verità è che non è mai passata l’idea della donna come oggetto sessuale e non come essere umano”.

E poi scherzando ha concluso: “Io domani mi metto la minigonna, voglio vedere se cade l’occhio».

Anche Oliviero Toscani aveva giorni prima commentato l’accaduto e aveva detto: “Non è che allungando le gonne si toglie ai professori e agli alunni maschi il vizio di guardare. Che poi va anche detto che ciò che è bello può e deve essere ammirato. Se anche un professore guardasse una ragazza, non vorrebbe dire che automaticamente poi la violenti o la molesti. Alla base c’è una cultura religiosa, cattolica e ipocrita che ha generato un maschilismo che, senza distinzioni, appartiene anche alle donne stesse, come nel caso di questa vicepreside. E’ una cosa stupida, da imbecilli, ma difficilmente superabile”.