Equitalia: ecco rivoluzione Renzi, stop cartelle pazze e nuove modalità riscossione

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L’idea di Matteo Renzi è di rivoluzionare anche il terrore degli italiani l’azienda di riscossione Equitalia.

Già alcuni passi significativi sono stati fatti con alcuni limitazioni sul presto terzi e pignoramenti come per esempio l’impossibilità di pignorare la prima casa.

Ora arriva anche il mini ruolo Equitalia non notificherà immediatamente la cartella esattoriale per cifre fino a 2.000 euro ma prima di farlo cercherà di contattare telefonicamente bonariamente il contribuente  per almeno due volte senza l’aggravio di sanzioni ed interessi se la risposta non si avrà in breve tempo solo allora si procederà alla riscossione tramite invio di cartella esattoriale.

Questo nuovo metodo di porsi ai cittadini è stato imposto dal governo Renzi che vuole una azienda che abbia più un ruolo pubblico non solo di esattore in tutte le maniere e a tutti costi.

Il motivo di cercare meno accanimento nei confronti dei contribuenti è dettato dalla crisi che sta sempre continuando a mordere l’economia italiana e soprattutto le famiglie, il commercio e le imprese.

Un’altra novità riguarderà l’assetto societario di Equitalia che attualmente è così composto dal 51% dall’agenzia dell’entrate e il 49% dall’Inps.

La nuova Equitalia per non creare conflitti di interessi sarà del tutto autonoma dall’Agenzia dell’Entrate e dall’Inps.

Cambierà anche il contratto dei dipendenti che ora è assimilato ai bancari con la legge delega alla riforma fiscale sarà equiparato ai dipendenti pubblici inoltre per riscuotere i debiti dell’imposte comunali che sono i più difficili da esigere sarà formata una vera unità separata di Equitalia che si interesserà solo di questi crediti.

Una vera rivoluzione per un ente che dovrà essere con le nuove norme un po’ più umano.