Alzheimer scoperto da centro italiano interruttore che da il via alla nascita malattia

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Non è assolutamente facile scoprire come nasce una malattia soprattutto nel cervello umano.

Ci è riuscito uno dei centri più all’avanguardia del mondo, l’Istituto Europeo per la ricerca del cervello di Pisa, che ha individuato come e dove nasce il terribile morbo di Alzheimer.

Questa subdola malattia che spegne pian piano il cervello di una persona è stata scoperta nel lontano 1906 dal medico Alois Alzheimer che ha dato il nome alla patologia.

Dal quel momento in poi sono state tante e vane le ricerche nel tentativo di scoprire qualcosa di più su questa malattia che colpisce 44 milioni di individui in tutto il mondo e che tenderanno ad aumentare e quasi  raddoppiare entro il 2050.

Il team di ricerca dell’istituto di Pisa, nato per il volere di una dei personaggi più rappresentativi italiani del mondo Rita Levi Montalcini, ha individuato come si sviluppa l’Alzheimer studiando il cervello di un povero criceto.

Tutto parte quando le cellule presenti nel cervello per un meccanismo ancora sconosciuto iniziano ad espellere delle proteine chiamate nel gergo medico beta-amiolidi che sono formate fa parti infinitesimali di DNA che con la violenza dell’espulsione determinano  pian piano l’insorgenze delle placche al cervello e il nascere del morbo di Alzheimer.

Gli studiosi del centro ricerca non si sono fermati solo a questo ed hanno cercato di individuare anche come fermare il processo di espulsione ed hanno potuto verificare che è possibile farlo con l’utilizzo dei raggi luminosi.

Ma per cercare di fermare questo processo c’è bisogno di comprendere quando la malattia sta per sorgere è questo non è particolarmente facile.

Sicuramente la scoperta portata avanti dall’ ‘Istituto Europeo per la ricerca del cervello di Pisa ha determinato un notevole passo avanti dopo più di un secolo da scoperta della malattia nella lotta contro il terribile morbo di Alzheimer.

Questa orrenda malattia colpisce soprattutto le persone che hanno superato i 65 anni di età, è rarissimo che si presenti prima e molte volte è una patologia ereditaria in altri casi il morbo si manifesta in persone cha hanno abusato con l’alcol o di sostanze stupefacenti.

L’ Alzheimer colpisce la memoria delle persone i loro ricordi belli o brutti che possono essere e quando è nello stato avanzato determina il mancato riconoscimento delle persone più care.

Sono numerosi i centri di ricerca che stanno lavorando da tempo per scoprire come trovare un farmaco che possa fermare o addirittura far regredire questa terribile malattia ma al momento, tranne la scoperta degli studiosi italiani che dovrà ora essere verificare, vi sono solo delle cure palliative.