Domenica In, la trasmissione non va in onda e Matteo Bassetti diventa una furia sui social: “Questo non …”, interviene Mara Venier

Ieri domenica 26 dicembre, giorno di S. Stefano, Mara Venier avrebbe dovuto presentare, come ogni domenica, Domenica In che, però, non è andata in onda a causa della positività al covid di una delle persone dello staff del programma. Il giorno il cui questa persona è andata negli studi di Domenica In per le prove, Mara Venier non c’era e così la bravissima conduttrice non è stata coinvolta dalla quarantena ma tutti gli altri componenti lo staff si, e, dunque, è scattato il protocollo Covid che prevede la quarantena.

Matteo Bassetti alla notizia che Domenica In non andrà in onda si scatena sui social

Matteo Bassetti, alla notizia che Domenica In non sarebbe andata in onda per un caso di positività al covid tra lo staff del programma, sui social ha espresso il suo parere sulla, a suo dire, inutile ed esagerata rigidità di questo protocollo applicato e ha scritto così:“Questo non dovrà più succedere… Che facciano presto a cambiare regole incomprensibili”.

In ogni caso la Rai è riuscita a rimediare mandando in onda una sorta di “Il meglio di Domenica In” con le più belle interviste fatte dalla Venier ai tantissimi ospiti che nelle varie puntate sono andati da lei. E poi è anche andata in onda l’intervista che la Venier aveva fatto al Volo.

La reazione di Mara Venier alle parole di Matteo Bassetti

Dopo che Matteo Bassetti ha scritto su Instagram il suo pensiero sulla rigidità esagerato delle misure di contenimento del covid, spiegando che non è possibile fermare un’intera macchina lavorativa per una caso di positività, anche perchè lui da tempo sostiene che con il covid bisogna imparare a conviverci, anche Mara Venier è intervenuta dimostrando di condividere appieno il pensiero del virologo e ha ripostato le parole di Bassetti, facendo così capire di essere completamente d’accordo con lui.

Matteo Bassetti su facebook ha detto: “Ho seguito e sto seguendo centinaia di persone vaccinate con 2 o 3 dosi di vaccino che hanno il Covid. Ebbene queste persone hanno un raffreddore o una forma influenzale che dura 3-4 giorni. Nulla a che vedere con il Covid di un anno fa e con il Covid di chi non è vaccinato. Dobbiamo quindi continuare con la stessa metodologia di affrontarlo dello scorso anno? Tracciamento? Milioni di tamponi? Isolamento di tutti i contatti? Quarantene dalle durate variabili e diverse a seconda di chi le decide? Reparti Covid dedicati con personale sottratto alle altre attività sanitarie? Colori delle regioni decise sulla base degli ospedalizzati senza distinguere malati da colonizzati asintomatici?”