Stefania Orlando al veleno contro Donatella Rettore: “Invece di …”

Nel corso della giornata di venerdì Donatella Rettore è stata ospite nel programma Belve e sembra che alcune sue dichiarazioni abbiano letteralmente scatenato una vera e propria bufera. Pare che la cantante abbia utilizzato dei toni poco carini per parlare di alcune sue colleghe. Ma non è finita qui, visto che la cantante avrebbe ancora sottolineato come non sia poi un dramma utilizzare parole come fr***o o ne**o, ma l’importante è l’intenzione con cui si usano certi vocaboli. Ad ogni modo, queste dichiarazioni non sono proprio piaciute a tutti coloro i quali hanno avuto modo di ascoltarle. A schierarsi contro Donatella

Rettore è stato Alessandro Zan ma anche Stefania Orlando, la nota showgirl ed ex gieffina che ci è andata giù molto pesante. Ma cosa è accaduto?

Donatella Rettore ospite a Belve, la cantante al centro della bufera
Nel corso della puntata di venerdì di Belve, ospite in studio c’è stata lei, Donatella Rettore reduce da un grande successo ottenuto all’ultima edizione del Festival di Sanremo con il brano Chimica. Alcune sue dichiarazioni sembra che non siano affatto piaciute.

Le dichiarazioni di Donatella
“Io rivendico il diritto di usare certi termini. Altrimenti ci facciamo della censura over the top. Dire fr***o o ne**o non mi sembrano insulti così, se uno è colorato. Dipende il modo in cui uno dice queste parole. Se tu dici ‘sei proprio un brutto ne**o’ quello è offensivo. Se invece tu dici sei un ne***tto’ è un’altra cosa è. […] Non sono per niente imbarazzata. Esistono i gay e le che***e. E le checche fanno pettegolezzi e non voglio vederli nemmeno sotto la porta di casa”. Queste parole in qualche modo sono state le stesse espresse lo scorso anno da Pio e Amedeo e che anche in quella occasione avevano scatenato una grande polemica.

L’intervento di Alessandro Zan e Stefania Orlando

E’ così intervenuto Alessandro Zan, il quale su Twitter sembra abbia scritto il suo pensiero. “Purtroppo non è questione di chimica comprendere che f**cio, t**ia, n***o sono insulti. È questione di intelligenza. Che peccato“. Anche Stefania Orlando avrebbe detto la sua. “Alzi la mano un gay che ama sentirsi chiamare fr***o, alzi la mano una persona di colore che ama sentirsi chiamare ne**o, alzi la mano una donna che ama sentirsi chiamare tr**a! Così tanto per capire!!L’importanza delle parole. La sagra dell’assurdo: invece di comprendere il succo del mio discorso qualcuno sottolinea il fatto che io non abbia censurato la parola t***a e mi considera una potenziale misogina! “Quando il saggio indica la luna lo stolto guarda il dito”.