Massimo Giannini a Ballarò, tutto pronto ma le polemiche impazzano

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Le novità del palinsesto autunnale le conosciamo tutte e fra queste una che aspettiamo con ansia di vedere sullo schermo è Massimo Giannini alla conduzione di “Ballarò”, storico programma di RAI3 per anni condotto magistralmente da Giovanni Floris.

Si sa che Floris è passato a LA7 e che il nuovo conduttore, Giannini, comincerà la trasmissione il 16 settembre.

L’attesa cresce anche perché Giannini, come ospite lo abbiamo visto tante volte  a “Ballarò” ma nelle vesti di conduttore sarà tutta un’altra storia.

Inevitabile sarà fare il paragone tra le due conduzioni anche perché Floris su LA7 farà di tutto per lasciare il segno anche li, come c’è da scommetterci, ha fatto su Rai 3.

E se su rai 3 il programma non cambia nome ma avrà l’impronta di Giannini perché quest’ultimo è anche autore, Floris su LA7 è ancora al lavoro infatti il titolo non è stato deciso anche se qualche indiscrezione è già trapelata e qualcuno parla di “Radar”.

Floris porta con se Maurizio Crozza che come per “Ballarò” farà da apripista al programma, e se consideriamo che Crozza è sempre stato un punto di forza del programma capiamo perche Floris l’ha voluto nella sua squadra .

Dal canto suo Giannini ha già rilasciato delle dichiarazione che rendono l’indiscrezione che trapelava da giorni una notizia ufficiale: «Dopo 28 anni straordinari a ‘Repubblicà, di cui 10 anni da vicedirettore, ho pensato che fosse davvero il momento di rimettersi in gioco … Ballarò è una magnifica scommessa, che riflette fino in fondo la mia idea di giornalismo: l’analisi e l’approfondimento, ma sempre a partire dai fatti, dai numeri, e soprattutto dalle notizie».

L’idea di Giannini, già per grandi linee delineata è quella di uscire molto dallo studio con un occhio sempre attento alla massima divulgazione dell’economia.

Indiscrezioni sono trapelate anche sul compenso del nuovo presentatore che si dovrebbe aggirare intorno ai 450 mila euro annui per un contratto di due anni.

Nonostante la soddisfazione di Giannini per questa nuova esperienza e di Floris per il passaggio a LA7 c’è anche chi non sta facendo esattamente i salti di gioia per questa new entry.

Si tratta dell’Usigrai, il sindacato dei giornalisti che ha dichiarato: «Deve fare chiarezza sui contenuti precisi dell’accordo contrattuale: serve la massima trasparenza, non ci si può trincerare dietro il presunto segreto industriale».

In quanto ritiene che in un periodo di contenimento delle spese sarebbe stato più opportuno ingaggiare un giornalista di RAI3  e non pescare al di fuori.

A questo ha però controbattuto Andrea Vianello, direttore di Rai3 che ha dichiarato: «Credo che il servizio pubblico radiotelevisivo debba sia mettere il luce le risorse aziendali che diventare riferimento delle migliori potenziali professionali esterne. È successo con Gad Lerner e Michele Santoro. Comunque tecnicamente va via un esterno Rai, Floris, e arriva un altro esterno».

La polemica ha toni abbastanza accesi ma alla fine chi decreterà se la scelta è stata corretta o meno sarà solo il pubblico che se apprezzerà continuerà a seguire il programma e, magari, continuerà, anche, a seguire su LA7 un professionista che negli anni si è fatto molto apprezzare per la professionalità e i toni sempre garbati e moderati con cui ha portato “Ballarò” ad essere il programma di successo che è.