Bersani scende in campo contro Renzi, troppi due incarichi per la stessa persona

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Tira una brutta aria all’interno del Partito Democratico.

Dopo una pace interna siglata alla vigilia delle elezioni europee che ha determinato una grandissima vittoria con oltre il 41% dei consensi ora l’idillio sembra terminato la minoranza del partito muove i suoi primi passi contro i super poteri di Matteo Renzi.

Il primo ad inviare segnali inquietanti all’ex rottamatore è stato uno dei leader storici del Pd Massimo D’Alema che alla festa dell’unità di Bologna ha dichiarato che i risultati del governo Renzi sono deludenti.

Dette queste parole da un uomo politico all’opposizione dell’esecutivo in carica non avrebbero destato tanto interesse ma pronunciate da uno dei leader storici del Pd, stesso partito di Matteo Renzi, creano non pochi imbarazzi.

Ma D’Alema non è stato l’unico a sferrare un duro attacco alla leadership di Renzi nel partito che fino a ieri sembrava saldissima.

Pier Luigi Bersani predecessore di Matteo Renzi nell’incarico di segretario del Partito Democratico ha così commentato dal palco della festa dell’unità di Roma la situazione politiche attuale che vede l’ex sindaco di Firenze ricoprire il duplice incarico di Premier e di segretario del Partito Democratico: “È un fatto strutturale, quando il tuo segretario è capo del governo devi stare attento a quel che dici. La discussione è un pochino inibita”.

Pronunciando questa frase Pier Luigi Bersani si è apertamente schierato con chi nel Pd non vede di buon occhio il doppio incarico di Matteo Renzi e di fatto ha aperto un dibattito all’interno del più grande partito d’Italia che si preannuncia durissimo.