Feto in bottiglia, campagna pubblicitaria shock contro l’alcol in gravidanza

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Si chiama “Too young to drink” la campagna pubblicitaria choc lanciata in oltre 30 paesi dall’European FASD Alliance che ritrae un feto in una bottiglia.

Gli alcoolisti in Italia sono 1.500.000 un numero impressionante tenuto conto che solo all’incirca 100 mila sono in terapia e 23 mila sono in cura assumendo dei farmaci.

Questi numeri fanno capire le reali dimensioni del grave problema che diventa enorme se ad abusare di alcool è una donna in attesa.

Proprio nel momento più bello e delicato dell’esistenza quando è in dolce attesa una donna per stress o per paura può rifugiarsi nei fumi dell’alcool.

Ma assumere delle sostanze alcoliche in gravidanza non fa male solo alla  futura mamma ma soprattutto può determinare gravissime conseguenze al feto .

Per sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto le future mamme alcolizzate che in molti casi sono inconsapevoli del male che stanno producendo a loro figlio l’European FASD Alliance ha lanciato una pubblicità molto forte che sarà visibile in 30 nazioni che ritrae un feto in una bottiglia.

La campagna pubblicitaria è stata chiamata “Too Young to drink” ed è nata in seguito ai tremendi numeri che sono stati resi noti che sono i seguenti: in America un piccolo bambino su cento e in due su cento in Europa soffrono di disturbi mentali o comportamentali che derivano dall’eccessivo uso di alcol in gravidanza della madre.

Lo spot pubblicitario sarà visibile anche in Italia ed in altri paesi europei ed negli Stati Uniti d’America e oltre al video trasmesso in tv saranno affissi dei manifesti nelle più grandi città italiane.

L’intento è quello di far comprendere alla donne in attesa quale può essere il pericolo dell’alcolismo per il proprio feto.

Simona Pichini ricercatrice dell’ Istituto Superiore di Sanità e promotrice del convegno sulla Sindrome feto alcolica, che vedrà la partecipazione di medici provenienti da tutta Europa, che si svolgerà il prossimo 20 ottobre a Roma ha rilasciato le seguenti dichiarazioni sul triste fenomeno delle donne in attesa alcolizzate: “Poiché a oggi non si conosce la quantità di alcol che si può consumare in gravidanza senza alcun rischio per il nascituro, il consiglio obbligato per le donne incinta e per quelle che cercano di avere un bambino è di non bere alcol” .

Le immagini che presto vedremo nelle nostre città ci mostreranno dei feti in diverse tipologie di bottiglie come quelle che normalmente contengono vino, run e vodka.

Oltre ai manifesti vi saranno i video trasmessi sui maggiori canali televisivi che riprenderanno i bambini che hanno subito dei danni cerebrali per l’assunzione di alcol da parte della madre in gravidanza.

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