Fabio Quagliarella shock via dal Napoli per accuse di pedofila e festini con droga

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Il giocatore del Torino ed ex nazionale Fabio Quagliarella non sta certamente passando uno dei suoi periodi migliori.

Ieri intorno alle 11,00 ha testimoniato in un processo che lo vede parte offesa per fatti risalenti nel periodo tra il 2007 al 2010.

Un presunto stalker aveva inviato più di 20 lettere anonime al padre del giocatore e a diversi club dove Fabio Quagliarella ha giocato tra cui il Napoli dove rivelava che l’attaccante aveva partecipato a festini dove si faceva uso di droga con alcuni noti rappresentanti della camorra partenopea.

Una confessione che farà molto discutere quella fatta ieri da Fabio Quagliarella, giocatore del Torino ma ex attaccante del Napoli al giudice Ernesto Anastasio a Torre Annunziata. Il forte attaccante del Torino è stato sentito dal giudice per testimoniare al processo per stalking nei suoi confronti perpetrato da Raffaele Piccolo, un poliziotto appartenente al corpo di Polizia Postale di Napoli.

Fabio Quagliarella, durante il suo interrogatorio, ha detto che il presidente del Napoli De Laurentis, nello scorso campionato decise di mandarlo via dalla squadra partenopea per “delle lettere che mi accusavano di partecipare a dei festini a suon di droga con esponenti della camorra e di essere pedofilo. Minacce giunte anche a mio padre e alla mia fidanzata dell’epoca””.

Le lettere furono spedite dalla sede del Napoli a Castel Volturno e il presidente della squadra partenopea dopo averle lette disse a Fabio Quagliarella di lasciare la sua abitazione a Castellammare di Stabia e di andare a vivere in albergo in modo da “stare più tranquillo”.

Pe un periodo Quagliarella è stato ospite all’Holiday Inn e la società spiegò all’epoca che il motivo del trasferimento era dettato dalla volontà di non stressare il calciatore che dopo gli allenamenti doveva fare diversi chilometri per stare a casa. Fabio Quagliarella ha anche detto che il presidente del Napoli in un primo momento lo chiamava quasi tutti i giorni poi non si è fatto più sentire. Le stesse lettere diffamatorie furono inviate anche ad altre società dove Quagliarella ha giocato quali Sampdoria e Udinese.

Fabio Quagliarella ha detto al giudice che: “Sono stato malissimo. Fui costretto a lasciare la mia città. Quando andai alla Juve, scrissero che avrebbero picchiato la mia famiglia per l’addio al Napoli”.

Il giocatore del Napoli ha sostenuto che il motivo del suo addio al Napoli è stato proprio le lettere arrivate nella sede della squadra partenopea anche perché non aveva chiesto al presidente del Napoli di essere ceduto.

Subito dopo l’interrogatorio di Fabio Quagliarella il processo è stato rinviato al prossimo 11 febbraio quando sarà sentito il papà di Fabio, Vittorio Quagliarella. Non sarà ascoltato come testimone nel processo il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis.

Nell’estate del 2010 Fabio Quagliarella dopo una stagione con la maglia del suo Napoli nella quale riuscì a realizzare 11 gol in 34 partite, passò alla Juventus.

Fabio Quagliarella è arrivato al Tribunale di Torre Annunziata con il padre Vittorio e con il suo leale difensore l’avvocato Gennaro Bartolino.

Fabio Quagliarella in questo periodo è al centro di un’accesa polemica con la tifoseria del Torino che non gli ha perdonato la mancata esultanza alla realizzazione della rete della squadra granata per il momentaneo pareggio proprio con la squadra del Napoli.

La polemica ha determinato la clamorosa scelta del tecnico granata Ventura di tenere il giocatore in panchina nell’ultima gara contro l’Empoli.